
Fegato da rodere cercasi
Mi spaesano da sempre due affermazioni di Aristotele: una contenuta nella Metafisica, giusta la quale gli uomini, per loro natura, tendono alla conoscenza (“fatti non foste a viver come bruti’’, gli riecheggerà più di un millennio dopo l’Ulisse dantesco); e l’altra, nell’Etica Nicomachea, secondo cui gli uomini aspirano come fine supremo alla felicità.