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Carovita, il governo Legault regala 500$

QUÉBEC – Un credito d’imposta generoso, ed a pioggia, come manovra d’urto per contrastare l’inflazione galoppante. È la strategia scelta dal governo Legault che, a 6 mesi dalle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale (si vota il 3 ottobre 2022), ha pensato bene di fare un ‘cadeau’ ai cittadini-elettori, aiutandoli ad affrontare l’aumento dei prezzi al supermercato ed alla pompa di benzina. Magari con la speranza di essere poi premiato alle urne, come gesto di riconoscenza. Se non fosse stato un “anno elettorale”, forse i provvedimenti sarebbero stati più strutturali, magari tagliando le accise sulla benzina e tenendo conto del reddito familiare. Il governo cachista, invece, ha preferito un approccio lineare, trattando allo stesso modo chi guadagna 20 mila e chi 100 mila $ all’anno. Ed ignorando lo stato civile. Celibe, nubile, conviventi, sposati, con o senza figli a carico: tutti sullo stesso piano. L’equità sociale è un’altra cosa. Ma tant’è. Per la cronaca, per il 2022-2023 il deficit è stimato in 6,5 miliardi di dollari, ovvero 2 miliardi di dollari in meno rispetto a quanto previsto nel marzo 2021. Il ritorno al pareggio di bilancio è stato confermato per il 2027-2028. Ecco gli 8 punti principali della manovra.

1. 500 $ a 6,4 milioni di quebecchesi. Per aiutare i contribuenti a far fronte all’aumento del costo della vita, dal governo arriva un credito d’imposta di 500 $ per ciascun cittadino che nel 2021 ha dichiarato non più di 100 mila $ di reddito annuale. Questa misura costerà all’erario 3,2 miliardi di dollari ed a beneficiarne saranno 6,4 milioni di quebecchesi. “L’importo sarà versato automaticamente da Revenu Québec a tutti gli aventi diritto” a seguito della produzione della dichiarazione dei redditi per l’anno 2021, ha spiegato il Ministro delle Finanze, Eric Girard (in alto a sinistra col Premier Legault), nel corso della presentazione del suo ultimo budget prima del voto.

2. Un miliardo di dollari per la “rifondazione” della Sanità.  Il governo ha stanziato 1 miliardo di dollari per la “riorganizzazione” del sistema sanitario. Un investimento che rientra in un budget complessivo di 5,2 miliardi $ in cinque anni.

3. Più soldi contro la lotta ai gas serra. Il Québec aggiunge 1 miliardo $ al budget inizialmente previsto per combattere i cambiamenti climatici, per un totale di 7,6 miliardi $. Di questi, 5,8 miliardi saranno destinati alla riduzione dei gas ad effetto serra.

4. Riserva per la pandemia. È stato previsto un budget di 1,7 miliardi $ per coprire eventuali costi legati a possibili nuove ondate di COVID-19 nel 2022/2023. Somme destinate a depistaggio, vaccinazione, test rapidi e nuovi posti-letto all’ospedale.

5. Cliniche per il covid lungo. Il Québec prevede di creare 15 cliniche per curare i pazienti affetti da COVID a lungo termine e svolgere attività di ricerca. Quasi 9.000 quebecchesi soffrono della forma lunga di questa malattia. L’investimento previsto entro il 2026-2027 è di 20,5 milioni $. 

6. Un “Roulez vert” meno conveniente. Gli incentivi  fino a 8.000 $ precedentemente previsti per il programma “Roulez vert” (Guidate verde) sono stati ridotti. L’automobilista beneficerà ora di un sussidio di 7.000 $ per un veicolo elettrico nuovo e di 5.000 $ per una vettura ibrida ricaricabile nuova.

7. Nessun incentivo per l’accesso alla proprietà immobiliare. Con il mercato immobiliare in piena espansione, nulla è stato previsto per facilitare l’accesso alla proprietà. Una somma di 634 milioni $ in cinque anni mirerà comunque a migliorare l’accesso agli alloggi, con 100 milioni che serviranno a costruire 1.000 nuovi appartamenti a prezzi abbordabili.

8. Rilancio del settore culturale e turistico. Duramente colpita dalla pandemia, l’industria culturale beneficerà di 72 milioni $ il prossimo anno per mitigare gli effetti del Covid-19. L’industria turistica e alberghiera, anch’essa scossa dalla pandemia, riceverà 250 milioni $ di sussidi in sei anni.

Le reazioni dell’opposizione. “È una manovra puramente elettorale, senza visione e che non soddisfa i bisogni delle famiglie”, ha tuonato Carlos Leitao del Partito Liberale del Québec. Secondo Manon Massé, di Québec solidaire, “è un bilancio irresponsabile per la crisi climatica, il costo della vita e la crisi del sistema sanitario”. “Oggi riceviamo soldi, ma sfortunatamente non c’è nessun piano per rifondare il sistema sanitario”, ha accusato Éric Duhaime del Partito Conservatore del Québec.

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