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Boom del centrodestra ai ballottaggi: vince ovunque tranne che a Vicenza

Elezioni amministrative

Trionfa il centrodestra ai ballottaggi: torna a vincere in Toscana, strappa Ancona, città governata da oltre 30 anni dal centrosinistra, e si afferma anche a Brindisi. La Premier Meloni esulta: “Premiato il buon governo”. La leader del PD Schlein ammette: “Sconfitta netta”

 

ROMA – Le elezioni comunali di primavera, dopo il primo turno del 14 e 15 maggio e i ballottaggi di domenica 28 e lunedì 29 maggio, si sono concluse con una schiacciante vittoria del centrodestra sul centrosinistra. Erano tredici i Comuni capoluoghi di Provincia chiamati alle urne: il bilancio finale è 9 a 3 per il centrodestra, con Terni finita al “civico” Stefano Bandecchi, ma sostenuto da liste molto vicine al centrodestra. L’affluenza si è attestata al 49,65%, in calo di quasi 9 punti rispetto al primo turno. Si è andati anche alle urne, per il primo turno delle amministrative, in Sardegna e Sicilia, dove si è votato in quattro grandi città: Catania, Trapani, Ragusa e Siracusa.

Ballottaggi, 5 città su 7 al centrodestra. Al primo turno, quindi con un candidato che aveva superato il 50% dei consensi, erano andati al centrodestra Latina, Imperia, Sondrio, Treviso, mentre Brescia e Teramo erano andati al centrosinistra. Ai ballottaggi sono finite sette città, cinque delle quali state vinte dai candidati di FdI, Lega e FI.

Pd ancora ko a Siena, Pisa e Massa. I partiti di governo hanno conquistato nuovamente le tre ex roccaforti rosse della Toscana: Pisa, Massa e Siena. A Pisa Michele Conti ha ottenuto la riconferma con circa il 52% dei voti, a Siena ha vinto Fabio Nicoletta col 52,15% e a Massa ha fatto il bis Francesco Persiani col 54,36%.

Ancona e Brindisi al centrodestra. Il centrodestra ha strappato al centrosinistra Ancona, unico capoluogo di Regione al voto, dove – dopo oltre 30 anni di amministrazioni di centrosinistra – ha vinto Daniele Silvetti col 51,73%. Vittoria del candidato di FdI-Lega-FI anche a Brindisi, dove Giuseppe Marchionna l’ha spuntata col 53,99% sul candidato di Pd-M5s Roberto Fusco.

 

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Solo Vicenza al centrosinistra. Solo a Vicenza si è affermato il centrosinistra: Giacomo Possamai ha vinto sul filo di lana con il 50,54% dei consensi, conquistando una città storicamente governata dalla destra. Sconfitto il sindaco uscente del centrodestra, Francesco Rucco.

L’esultanza della Meloni. Giorgia Meloni ha esultato postando un video sui social: “Abbiamo ottenuto buoni risultati e qualche vittoria che potrebbe definirsi storica come ad Ancona a conferma del fatto che non esistono più le roccaforti. Il centrodestra conferma il suo consenso tra gli italiani, il suo radicamento, la sua forza. Ringrazio tutti i cittadini che hanno scelto di accordare fiducia al centrodestra premiato il nostro buongoverno, le nostre proposte e la nostra concretezza”.

Per Schlein una “sconfitta netta”. “È una sconfitta netta. Il vento a favore delle destre è ancora forte e c’è ancora. Sapevano che sarebbe stata difficile, ci vuole tempo per costruire un centrosinistra vincente”. Lo ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. “È evidente – ha poi aggiunto – che da soli non si vince. C’è da ricostruire un campo alternativo, che credibilmente contenda alla destra la vittoria. Ma la responsabilità di costruire questo campo non riguarda solo il Pd. Nei capoluoghi è andata male è andata meglio nei comuni medi”.

In Sicilia affluenza al 56,39%. Nei 128 comuni al voto in Sicilia l’affluenza è stata del 56,39%. Complessivamente hanno votato 756.144 cittadini su 1.340.983 aventi diritto. La maggioranza che governa il Paese conquista Catania, dove Enrico Trantino stravince contro Maurizio Caserta (centrosinistra). A Siracusa, la coalizione manda al ballottaggio Ferdinando Messina, che se la dovrà vedere con l’uscente Francesco Italia (Terzo polo). A Ragusa riconferma per il civico Giuseppe Cassì, che – staccandoli di oltre 40 punti – si mette alle spalle Riccardo Schininà (PD), Giovanni Cultrera (Centrodestra) e Sergio Firrinceli (M5S).

In Sardegna affluenza al 63,22%. È del 63,22% l’affluenza definitiva in Sardegna, dove il laboratorio politico che vede il Pd alleato al Movimento 5 Stelle non sfonda ad Assemini, uno dei due comuni sardi con più di 15mila abitanti chiamati al voto in questa tornata elettorale che coinvolge in tutto 39 centri. Festeggia invece il centrosinistra allargato che ha sostenuto l’uscente Mauro Usai nella sfida per lo scranno più alto di Iglesias, l’altro comune con più di 15mila abitanti chiamato al voto.

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