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Andrew Scheer a Saint-Léonard

Montréal – Le elezioni federali di lunedì 21 ottobre si avvicinano e la campagna elettorale entra nel vivo. I sondaggi parlano chiaro: tutto può ancora accadere, perfino le certezze più consolidate possono essere smentite. E così, anche una contea tradizionalmente liberale, come quella di Saint-Léonard/Saint-Michel, può trasformarsi in un ‘campo di battaglia’. Con i conservatori pronti ad approfittare del fronte italo-canadese non più così unito e compatto a sostegno di Justin Trudeau. A caccia di un seggio difficile, ma non impossibile. Tanto che il 23 luglio scorso è stato lo stesso leader del Partito Conservatore del Canada, Andrew Scheer, a muoversi in prima persona, incontrando circa 300 persone, tra militanti e simpatizzanti, nel salone dei Governatori del Centro Leonardo da Vinci, nel cuore della circoscrizione federale di Saint-Léonard/Saint-Michel. Presenti numerose personalità, come il consigliere municipale Dominic Perri ed il direttore generale del CLDV Pat Buttino, esponenti di diversi organismi comunitari e di numerosi circoli ricreativi della Terza Età, come Maria D’Alesio. Oltre ad una decina di candidati conservatori (Robert Coutu, Pointe-de-l’Île; Ann Francis, Lac-Saint-Louis; Kathy Laframboise, Ahuntsic-Cartierville; Isabelle Lapointe, La Prairie; Catherine Lefebvre, Bourassa; Michael Forian, Ville-Marie; Cynthia Larivière, Salaberry-Suroît; Christine Marcoux, Hochelaga;  Jasmine Louras, Outremont; Marie Louis-Seize, Argenteuil-La Petite Nation; Julie Sauvageau, Montarville Rima El-Helou, Vimy)  ed ai Senatori Leo Housakos e Larry Smith, erano presenti tre candidati conservatori di origini italiane: Claudio Rocchi di Lasalle-Ville Emard, bancario con oltre 40 anni di esperienza; Angelo Esposito di Alfred Pellan, ex giocatore professionista di hockey; e il ‘padrone di casa’, l’avvocato Ilario Maiolo, candidato di Saint-Léonard/Saint-Michel. “È la prima volta, in quasi 30 anni, che un leader conservatore mette piede nella nostra contea – ha detto Maiolo – così come è la prima volta che un leader conservatore incontra l’intera Comunità italiana al Centro Leonardo da Vinci”. Nel suo atteso intervento, Scheer ha riconosciuto il lavoro svolto dalla Comunità italiana ed il ruolo storico che ha ricoperto per lo sviluppo del Paese: “Sempre più italo-canadesi mi dicono che in realtà si sentono vicini agli ideali conservatori, con la famiglia ed il lavoro tra le loro priorità”. Inevitabile il passaggio sull’internamento durante la Seconda Guerra Mondiale: su questo triste capitolo della storia canadese, Scheer ha ricordato come sia stato il governo conservatore di Mulroney a formulare le prime scuse, ribadendo che un governo conservatore sarà sempre all’ascolto dei suoi cittadini, soprattutto su temi così delicati e sensibili. (V.G.)

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