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Accordo col governo: 120.000 impiegati pubblici tornano al lavoro

I funzionari beneficeranno di un aumento cumulativo del 12,6% su 4 anni, oltre ad una somma forfettaria una tantum di 2.500 $. Tutele anche per telelavoro e subappalti. Ancora nessun accordo per i 35.000 dipendenti del Fisco

 

OTTAWA – L’Alliance de la Fonction publique du Canada (AFPC) ha annunciato, lunedì mattina, di aver raggiunto un accordo di principio con il Consiglio del Tesoro per 120.000 dipendenti pubblici. I dipendenti interessati – Servizi tecnici (TC), Programmi e Amministrazione (PA), Operazioni (SV) e Istruzione e biblioteconomia (EB) – rappresentano 120.000 dei 155.000 dipendenti pubblici che hanno iniziato lo sciopero il 18 aprile scorso. I restanti 35.000, ancora senza un accordo, fanno parte dell’Unione dei dipendenti fiscali, che negozia direttamente con la Canada Revenue Agency: in questo caso non c’è ancora intesa su retribuzione, telelavoro e sicurezza sul lavoro.

I membri dell’AFPC riceveranno un aumento salariale cumulativo del 12,6% in quattro anni (1,5% nel 2021, 4,75% nel 2022, 3,5% nel 2023 e 2,25% nel 2024). Inizialmente, il sindacato chiedeva il 4,5% annuo per tre anni, mentre il Consiglio del Tesoro aveva presentato un’offerta di aumento del 9% in tre anni. I dipendenti pubblici avranno diritto, inoltre, ad una somma forfettaria una tantum di 2.500 $. 

 

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C’è accordo anche sul telelavoro, l’altro grande pomo della discordia tra il governo e i suoi dipendenti: i dirigenti responsabili saranno chiamati a valutare le richieste di telelavoro caso per caso e di fornire una risposta scritta a ciascuna richiesta. In questo modo, secondo l’AFPC, gli iscritti e il sindacato avranno la certezza che il datore di lavoro sta trattando ogni richiesta in modo giusto ed equo. Gli accordi comprendono anche protezioni contro i subappalti, consentendo ai dipendenti pubblici di mantenere il proprio posto di lavoro se sono in grado di svolgere le mansioni di un appaltatore che lavora per il governo. Dal canto suo, la Presidente del Consiglio del Tesoro, Mona Fortier, ha dichiarato che “l’accordo costerà ai contribuenti 1,3 miliardi di dollari all’anno: meno della metà dei costi stimati in base alle richieste iniziali del sindacato”. Ai membri dell’AFPC sarà richiesto di ratificare l’accordo provvisorio con una votazione online, la cui data non è ancora stata fissata. (V.G.)

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