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TERRORE A PARIGI
Hollande: “È un atto di guerra”
Tra i 129 morti anche una ragazza italiana

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Parigi – Francia ancora sotto l’attacco del terrorismo. Era successo all’inizio del 2015 con la strage a Charlie Hebdo, è accaduto venerdì sera, quel 13 novembre che fisserà una nuova data infausta nel calendario del terrorismo mondiale, come l’11 settembre, l’11 marzo, il 7 luglio. Sette attacchi contemporanei hanno colpito nella serata di venerdì Parigi, provocando 129 vittime, 352 feriti, di cui 99 gravi (42 addirittura in rianimazione): è l’ultimo bilancio stilato dal procuratore di Parigi, Francois Molins. Gli attentatori hanno colpito almeno sei luoghi diversi, dallo stadio di calcio Stade de France fino a una pizzeria. La ferocia degli attentatori si è abbattuta in particolar modo all’interno della sala concerto Bataclan, un locale molto noto situato nella parte orientale della città, dove si stavano esibendo gli Eagles of Death Metal e dove sono state uccise almeno 87 persone. La sala concerti era affollato di 1.500 fans.

La rivendicazione dell’Isis – L’Isis ha rivendicato ufficialmente, con un comunicato e un audio, gli attacchi di Parigi. “Sono solo l’inizio della tempesta”; la Francia, e chi la sostiene, “rimarrà tra gli obiettivi principali” dell’Isis e “continuerà a sentire l’odore della morte per aver preso la guida della crociata, aver insultato il Profeta e essersi vantata di combattere l’Islam” nel Paese. Ora “tocca a Roma, Londra e Washington”: è il sinistro proclama che ha accompagnato le celebrazioni dei sostenitori dell’Isis, su Twitter, con l’hashtag ‘Parigi in fiamme’.

Cinque su sette i kamikaze identificati  – Oltre 160 perquisizioni in tutta la Francia, 23 arresti, 104 persone ai domiciliari. Continuano le operazioni della polizia francese per identificare i complici del commando che ha seminato morte e terrore a Parigi. Al momento, sono cinque su sette i kamikaze identificati. Quattro sono francesi, uno probabilmente siriano. Omar Ismail Mostefai, 29 anni, attentatore al Bataclan, era nato nella banlieue di Parigi e risiedeva a Chartres. Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato a Parigi nel 1987 e originario di Drancy. Bilal Hadfi, 20 anni, attentatore allo Stade de France, e Brahimi Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire, risiedevano in Belgio. Il fratello di quest’ultimo, Salah, 27 anni, è attivamente ricercato dalla polizia, che ritiene abbia preso parte agli attentati e sia poi fuggito. Il quinto, il cui nome non è stato rivelato, era transitato a ottobre dalla Grecia, dove le sue impronte erano state registrate. Le sue impronte corrispondono a quelle prese in Grecia ad ottobre ad un uomo sbarcato con un passaporto siriano con il nome del 25enne Ahmad Al Mohammad, 25 anni.
Oltre ai cinque kamikaze identificati, i servizi di sicurezza belgi ritengono di avere individuato il vero regista degli attentati: si tratterebbe di Abdelhamid Abaaud, considerato il cervello della cellula smantellata a Verviers all’inizio dell’anno. Di origine marocchina, 28 anni, viveva a Molenbeek ed è irreperibile da mesi. Sarebbe lui la vera mente, in diretto contatto con i kamikaze durante l’azione.

Morta Valeria Solesin,
a 16 anni era stata in Québec

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Anche Anche l’Italia paga il suo prezzo di sangue a Parigi. Valeria Solesin, la ragazza veneziana di 28 anni dispersa da venerdì dopo l’attacco al Bataclan, è morta. Dopo le prime indiscrezioni sono arrivate le conferme, prima da parte dei genitori, poi, ufficialmente, da parte del console italiano a Parigi. Borsista a La Sorbona in Demografia, aveva lavorato per anni con Emergency. “Mancherà a tutta l’Italia”, il ricordo della mamma. A 16 anni era stata per sei mesi in Québec, qui in Canada, per perfezionare il suo francese. Ne aveva 19 quando si è trasferita a Trento per studiare e laurearsi in Sociologia all’Università, con una tesi da 110 e lode in collaborazione con la facoltà di Nantes in Francia, dove ha trascorso un anno di studi. Ne aveva poco più di 20 quando ha finito il master di due anni all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales. Ne aveva 22 quando è sbarcata a Parigi. Due, invece, gli italiani feriti, secondo quanto riferito dalla Farnesina. Si tratta di Massimiliano Natalucci e Laura Appolloni, due giovani sinigalliesi che si trovavano nel teatro Bataclan al momento dell’attentato. Il primo ha riportato una ferita lieve ad una gamba, mentre per Laura si parla di un colpo di striscio a una spalla, che richiede l’intervento chirurgico.

Allerta in Italia in vista del Giubileo

I fatti di Parigi hanno determinato che anche in Italia fosse alzato il livello di allerta: “Abbiamo reso immediatamente operativa la disponibilità di 700 militari per Roma”, ha detto il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine della riunione al Viminale del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica: “Abbiamo elevato al livello 2 l’allerta nel nostro Paese”, che consente l’assetto operativo dei reparti speciali e il coinvolgimento delle forze speciali militari. In vista del Giubileo, al via l’8 dicembre, è stata resa immediatamente operativa la disponibilità di 700 militari per Roma.

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