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A Brescia l’hub di Enea per la circolarità

(Adnkronos) – Brescia laboratorio pilota per l’uso efficiente delle risorse e la circolarità sul territorio. Enea inaugura oggi il Laboratorio ‘Tecnologie per la sostenibilità’ presso l’Università degli Studi di Brescia, dando seguito all’Accordo di collaborazione siglato con la Regione Lombardia. Il laboratorio agirà come “hub territoriale e di interfaccia per tutte le competenza del Dipartimento Sostenibilità di Enea per quanto riguarda le tecnologie sulla sostenibilità”, spiega all’Adnkronos Claudia Brunori, responsabile Divisione Uso efficiente delle risorse e Chiusura dei cicli e vicedirettore per l’Economia circolare del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi produttivi e territoriali di Enea. 

“Il laboratorio lavorerà prevalentemente con personale della Divisione Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli su tematiche attinenti all’uso e alla gestione più efficiente delle risorse – continua – quindi tecnologie, metodologie e strumenti per supportare imprese e pubblica amministrazione nella transizione verso l’economia circolare in stretta connessione sia con le università del territorio lombardo, in particolare l’Università di Brescia che ospita il laboratorio, ma anche in interfaccia con gli altri centri Enea sul territorio nazionale”. Obiettivo: “Mettere a disposizione del territorio lombardo un’offerta di competenze, impianti, laboratori e infrastrutture avanzate per la sostenibilità”.  

Numerose le attività in programma. “Il laboratorio è già operativo e ospita le attività di sei dottorati di ricerca finanziati dalla Regione Lombardia seguiti in collaborazione con le Università lombarde, in primis l’Università di Brescia, sulle tematiche della sostenibilità in collaborazione con le imprese del territorio: dalla chiusura dei cicli nelle filiere produttive, settore costruzione e demolizione, agroindustria, industria metallurgica ed altri, all’uso efficiente delle risorse in aree urbane ed industriali”, racconta Brunori.  

Tra gli altri c’è “un progetto finanziato da Fondazione Cariplo che è stato portato avanti negli ultimi tre anni e che riguardava l’individuazione di percorsi di simbiosi e tecnologie per la valorizzazione degli scarti delle filiere olivicole e vitivinicole coordinato dall’Università di Brescia e sviluppato sul territorio”. 

“Nel breve termine – spiega Brunori – l’obiettivo è quello di realizzare una serie di iniziative per rendere il territorio bresciano primo pilota di circolarità con il coinvolgimento del tessuto produttivo e delle istituzioni locali, con focus sulle imprese di tipo manifatturiero fortemente soggette all’uso di materie prime e che quindi possono trarre un grande vantaggio economico e ambientale da un uso e una gestione più efficiente delle risorse”.  

In particolare “con Università di Brescia e Confindustria Brescia stiamo ragionando su attività condivise con un piccolo pilota che partirà a breve sulla simbiosi industriale, la diagnosi delle risorse, la valorizzazione degli scarti produttivi e l’implementazione di una metodologia per la misurazione della circolarità”. 

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