QUÉBEC – Di fronte alla crescente insoddisfazione popolare (secondo l’istituto Léger, il 32% della popolazione canadese appoggia il “convoglio della libertà” dei camionisti che tiene in “ostaggio” Ottawa da più di 2 settimane), due anni dopo la dichiarazione dello stato di emergenza sanitario, e con le province dell’Alberta e dell’Ontario che stanno abolendo addirittura lo stesso passaporto vaccinale, l’8 febbraio scorso il Primo Ministro del Québec, François Legault, ha annunciato il tanto atteso calendario delle riaperture.
Alla base della svolta, una nuova filosofia nella gestione della pandemia. “Penso che l’approccio debba cambiare – ha spiegato Legault -: con la vaccinazione, ci saranno sempre meno restrizioni nel mondo, bisogna imparare a convivere con il virus, minimizzando i rischi ed accettando di ricorrere ad altre dosi quando e se necessario”. Una svolta di mentalità resa possibile anche da una costante diminuzione delle persone ricoverate, scese lunedì a 2.095, di cui 136 in terapia intensiva (un calo rispettivamente del 14% e del 24% su base settimanale).
Quello annunciato dal governo è un calendario scaglionato e progressivo, che si concluderà il 14 marzo, quando la Belle Province tornerà ad una vita quasi normale, che dovrebbe assomigliare a quella pre-covid. Ecco le quattro tappe previste dal governo:
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO: riapertura di palestre e spa al 50% della capienza; ripresa delle competizioni sportive per gli adulti; fine dei protocolli sanitari per le competizioni sportive all’esterno; il limite per gli spettacoli e gli eventi all’aperto sale a 5.000 persone (con passaporto vaccinale).
LUNEDÌ 21 FEBBRAIO: i negozi possono riaprire al 100% della loro capienza (resta il passaporto vaccinale dove richiesto); le sale per gli spettacoli e gli anfiteatri restano al 50% della capacità, ma viene revocato il limite delle 500 persone (fermo restando il passaporto vaccinale); sono permesse le assemblee, le riunioni ed i congressi con capienza al 50% o massimo 500 persone (con passaporto vaccinale); attività sociali in sale affittate permesse fino ad un massimo di 50 persone (con passaporto vaccinale); i luoghi di culto restano al 50% della capienza, ma il limite viene aumentato da 250 a 500 persone (con passaporto vaccinale); durante l’esposizione del feretro e nel corso dei funerali, è consentita la presenza di massimo 50 persone alla volta.
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO: riapertura dei bar e dei casinò al 50% della capienza, senza ballo né karaoke (i bar dovranno chiudere all’1 di notte, un’ora dopo la fine della vendita di alcol); ripresa dei tornei e delle competizioni sportive con la partecipazione di più squadre o gruppi; fine del telelavoro obbligatorio, che diventa una semplice raccomandazione; le sale per gli spettacoli, i cinema ed i luoghi di culto, ad eccezione del Centro Bell a Montréal e del Centro Videotron a Québec city, possono riaprire al 100% della capienza.
LUNEDÌ 14 MARZO: tornano la danza ed il karaoke nei bar; nessun limite nei tavoli dei ristoranti, dei bar e delle trattorie; i bar, le sale per gli spettacoli, il Bell Center ed il Videotron Center possono riaprire al 100% della loro capacità; i luoghi di culto, in occasione di funerali, cerimonie religiose e matrimoni, possono accogliere i fedeli fino al 100% della capienza, anche senza passaporto vaccinale, con un massimo di 50 persone alla volta.