Non passa giorno che i risultati di un nuovo studio non smentiscano le credenze che noi, popolino, avevamo fino alla sera prima. Da “Il Giornale” (18-10-2024): “I videogiochi fanno bene al cervello. Lo dice la scienza. Un nuovo studio sfata i pregiudizi: i videogame aumentano le capacità cognitive e di apprendimenti, i riflessi, le abilità strategiche e l’abilità nel risolvere i problemi.”

Ma non basta. Qualche tempo prima era stata diffusa la notizia: “Non è vero che lo stretching aumenti le prestazioni sportive. In realtà è vero il contrario: allungare i muscoli a freddo può perfino far male. È più corretto fare stretching dopo gli allenamenti. Prima dell’attività fisica invece è sempre meglio fare esercizi di riscaldamento che, però, sono qualcosa di diverso”.

E ancora: sia in Canada sia ovunque altrove, tutti noi siamo stati ripetutamente avvisati dagli esperti sui pericoli di mettere troppo spesso mano alla saliera: “Salate di meno il cibo! Ne trarrete beneficio!”  Ma finalmente la scienza, sempre in movimento, ci dà il contrordine. Ricercatori britannici ci hanno fatto sapere attraverso i risultati di un loro studio pubblicato sull’“American Journal of Hypertension” che “ridurre il sale non ha effetti sulle malattie cardiocircolatorie.” Il commento del giornalista del Toronto Star: “Conclusioni da prendere con un grano di sale”.

Su una cosa non vi era alcun dubbio: che il mangiare meno facesse bene alla salute. Diversi studi lo provavano al di là di ogni dubbio: i topi superalimentati vivono meno a lungo di quelli sottoalimentanti. Per l’essere umano è la stessa cosa. Ma anche questa scoperta è stata capovolta da una ricerca successiva: essere in sovrappeso o obesi fa bene alla salute e allunga la vita. Chi ha fatto una tale scoperta? Lo hanno fatto i ricercatori autori di uno studio condotto su 12.000 persone in Canada e negli Stati Uniti. Le conclusioni di una tale approfondita ricerca non danno adito a dubbi circa il fatto che le persone in sovrappeso vivano più a lungo delle persone di peso normale: “Those who are overweight actually live longer than people of normal weight”. David Feeney, valente ricercatore del Kaiser Permanente Center for Health Research dell’Oregon ha confermato questi risultati affermando: “Il sovrappeso è una protezione”. Avete capito bene: gli obesi hanno una durata di vita superiore a coloro che sono in peso forma. Ma allora l’espressione: “Ha un fisico asciutto, da atleta”?  Occorrerà adesso rivedere i parametri stabiliti dagli esperti circa il peso forma rispetto all’altezza. Cosa fare? Nel dubbio mangiamoci e beviamoci su. Senza fare esercizi fisici, sennò rischiamo di perdere qualche chilo mettendo così in pericolo la nostra salute.

Ad essere giunto a queste paradossali conclusioni non è lo stesso gruppo di ricercatori che nel passato erano giunti a conclusioni altrettanto strabilianti del tipo: non è vero che bere spesso acqua faccia bene, che avere un’alimentazione ricca di ortaggi giovi alla salute, e via delirando. Ma nelle loro conclusioni, sempre strampalate, questo o quel gruppo scientifico di ricerca su uno o l’altro dei tanti aspetti del vivere sano, ricorrono sempre allo stesso linguaggio parlando di miti, leggende, superstizioni finalmente sfatati dalle nuove scoperte. Insomma, da anni, ad intervalli regolari, ci vengono ammannite le nuove verità scientifiche, che in realtà sono vere e proprie castronerie. E i mass media invece di spernacchiare questo ridicolo e dannoso esercizio di cretineria scientifica, danno spazio ai risultati delle nuove ricerche che immancabilmente capovolgono le conclusioni raggiunte in precedenza da altri ricercatori. Ogni volta insomma: “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!” avrebbe detto Gino Bartali.