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Giornata diabete, i consigli degli esperti su alimentazione e sport più adatti

(Adnkronos) – Il controllo glicemico è la parola d’ordine per chi convive con il diabete, ma gli esperti concordano che tutti tipi di sport apportano benefici per i pazienti che soffrono di diabete di tipo 1 e di tipo 2, specie se associati a una sana ed equilibrata alimentazione, come nel caso del diabete. Come è noto l’attività fisica può rappresentare tanto una strategia preventiva quanto una vera e propria terapia, anche per la prevenzione e il controllo di malattie croniche non trasmissibili come il diabete di tipo 2, che è il più diffuso e interessa 4 milioni di italiani (circa il 6% della popolazione), a cui potrebbero aggiungersi circa 1,5 milione di persone affette da questa malattia non ancora diagnosticata. Ma qual è l’attività fisica più adatta per chi soffre di diabete? E come integrare l’attività fisica con una sana alimentazione, in particolare per chi deve gestire i livelli di glucosio nel sangue ogni giorno? E nell’ambito di una strategia nutrizionale più ampia, quale ruolo possono avere ingredienti come i dolcificanti per chi soffre di diabete? Fanno chiarezza gli esperti che, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 novembre), insieme a Unione Italiana Food – Gruppo Edulcoranti, consigliano gli sport più adatti – in particolare camminata veloce, corsa, nuoto e ciclismo – per chi soffre di diabete e le migliori pratiche per coniugare corretta alimentazione e stile di vita corretto. 

Una dieta equilibrata – si legge in una nota – è essenziale, infatti, per massimizzare i benefici dell’attività fisica. Seguire un regime alimentare ricco di alimenti integrali, verdure, proteine magre e grassi insaturi e pianificare i pasti sono step consigliati a chi pratica sport nell’ottica di controllo della malattia. In questo contesto, è ovviamente fondamentale anche monitorare l’assunzione di zuccheri semplici, anche quelli contenuti nella frutta. In tal senso, Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e professore di allergie e intolleranze alimentari presso l’Università Campus BioMedico di Roma, ricorda che “i dolcificanti rappresentano un’alternativa dolce con poche o nessuna caloria aggiunta che offre ai diabetici scelte alimentari più ampie, in quanto non influenzano negativamente i livelli di glucosio e insulina nel sangue. Possono essere anche centinaia di volte più dolci dello zucchero da tavola, per questo ne bastano quantità ridottissime per conferire il livello desiderato di dolcezza ad alimenti e bevande. Naturalmente, occorre considerarli sempre come uno degli strumenti all’interno di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano, che è lo strumento principale e ideale per prevenire e trattare il diabete di tipo 2”. 

Utilizzati come sostituti dello zucchero in molti alimenti e bevande, gli edulcoranti (e comunemente indicati come dolcificanti) sono regolamentati e autorizzati a livello europeo. Nel processo di approvazione vengono anche stabilite le dosi giornaliere accettabili (Dga) che possono essere consumate in sicurezza e senza rischi per la salute.  

Ad oggi nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030. Di fronte a questa tendenza negativa a livello globale, l’attività fisica, in associazione ad un adeguato regime dietetico, è fondamentale sia per la prevenzione che per il trattamento del diabete. Lo sport, infatti, può anche contribuire al calo di peso corporeo (contribuendo positivamente alla lotta all’obesità, principale fattore di rischio per i diabetici); al miglioramento del compenso glicemico conseguente al consumo di glucosio a livello muscolare; alla riduzione dell’insulino-resistenza, alterazione principale nello sviluppo del diabete di tipo 2; all’aumento del colesterolo Hdl ‘buono’. 

“L’esercizio fisico regolare è fondamentale per la gestione del diabete – chiarisce Michelangelo Giampietro, specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’alimentazione – perché riduce la resistenza insulinica, aumentando il numero e la sensibilità dei recettori per l’insulina, aumenta l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule muscolari e svolge anche un’azione antinfiammatoria che riduce lo stato di infiammazione cronica di basso grado o silente alla base di molte malattie metaboliche come il diabete, il sovrappeso, ecc. Studi scientifici dimostrano che la pratica regolare dell’esercizio fisico, sia aerobico (di lunga durata) sia contro resistenza (di forza) influisce positivamente sul tutto il metabolismo glucidico anche riducendo l’emoglobina glicata, un indicatore chiave del controllo glicemico. Adottare uno stile di vita più attivo rimane quindi un alleato imprescindibile per chiunque soffra di diabete, di tipo 1 o 2, assieme, ovviamente, ad una dieta sana, bilanciata e personalizzata. In questo contesto, gli edulcoranti consentono di gustare cibi e bevande con meno zuccheri che fanno alzare la glicemia e meno calorie senza rinunciare al piacere e alla soddisfazione emotiva del gusto dolce”. 

Accanto al controllo glicemico per Giampietro tutti i tipi di sport apportano benefici per i pazienti con diabete. Attività aerobiche, come camminata veloce, corsa, nuoto e ciclismo, sono le più consigliate. Anche gli allenamenti di resistenza, come il sollevamento pesi e gli esercizi con elastici, sono utili, poiché aumentano la massa muscolare, che contribuisce a un miglioramento di tutto il metabolismo, del glucosio e dello stato di salute generale. Attività meno impegnative, come lo yoga, la ginnastica dolce, l’aquagym o una semplice camminata sono una valida alternativa per le fasce di età più avanzate soprattutto nelle fasi iniziali del programma di ricondizionamento fisico. Indipendentemente dall’età, tutti coloro che soffrono di diabete dovrebbero dedicare almeno un’ora al giorno di attività fisica. In particolare, l’Organizzazione mondiale della sanità consiglia di praticare almeno 5 volte a settimana attività aerobiche di lunga durata (corsa, camminata, sci di fondo, nuoto) e almeno due volte di resistenza per l’aumento della massa muscolare, come il sollevamento pesi.  

Per chi si trova per la prima volta a fare sport e ha difficoltà ad integrare l’attività fisica nella propria routine in modo regolare è importante ricordare che serve tempo e che anche piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza per il benessere generale. In ogni caso, è indicato consultare il proprio medico di medicina generale e/o uno specialista in medicina dello sport e dell’esercizio fisico per sviluppare un programma personalizzato, che tenga conto delle condizioni individuali e dei livelli di attività fisica preesistenti.  

Nel dettaglio, gli esperti consigliano di: pianificazione dei pasti; mantenere un’adeguata idratazione, specialmente durante l’attività fisica; consumare snack strategici; controllare le porzioni e le tempistiche; monitorare la glicemia; adottare uno stile di vita più attivo e, infine, consultare un esperto di alimentazione (medici specialisti in Scienza dell’Alimentazione, biologi nutrizionisti e dietisti). Maggiori informazioni su come sostenere la sensibilizzazione della Giornata Mondiale del Diabete, sweeteners.org/ 

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