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Un po’ di Québec

Ormai siamo proiettati all’estate e, almeno fino a settembre, dimenticheremo i problemi del nostro Stivale. Quest’anno poi, dal 14 giugno al 14 luglio, si svolgono in Germania gli Europei di calcio con tre partite al giorno, tutte molto seguite per vedere un calcio di alto livello e per cercare un pronostico favorevole all’Italia che questa volta non parte favorita.

Dopo le elezioni europee e il G7 in Puglia, la politica  è passata in second’ordine, a meno che il governo  Meloni, e la prova è la recente rissa in Parlamento, non voglia riaccendere gli animi con l’Autonomia differenziata affidata a Calderoli della Lega e il Premierato, grande obiettivo di Fratelli d’Italia e del(la) Presidente del Consiglio. Ma in Italia c’è il sole,
il mare e le vacanze, soprattutto per il  50% degli italiani che da anni non va più a votare. E secondo me sbaglia.

 

Un po’ di Québec

A Montorio nei Frentani (CB), mio paese natìo, i montoriesi emigrati, oltre che alla foto del loro borgo, sono rimasti legati alla festa del loro Patrono, San Costanzo, che era un giovane soldato romano. Dalle catacombe di San Sebastiano a Roma, i suoi resti sono giunti a Montorio nei Frentani il 12 giugno del 1741, precisamente alle ore 15.

E nel mondo non c’è un montoriese che non si commuove nel pronunciare il nome Costanzo, tanto che, soprattutto in Norda America, i montoriesi, con date diverse, festeggiano il loro Santo Patrono.

A Montréal, nella cittadina di Epiphanie, l’Associazione dei montoriesi aveva addirittura comprato un parco che porta il suo nome e dove ogni anno, nella prima domenica di luglio, si festeggiava il Santo Patrono.

Fino al 1741, però, come in molte altre regioni del Sud, il Patrono del nostro paese era Sant’Antonio, il quale, con l’arrivo delle reliquie di San Costanzo, è diventato Compatrono e si festeggia il giorno prima, mentre in altri paesi la sua festa è il 13 giugno.

 

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Questo breve accenno storico vi aiuterà a capire meglio questi festeggiamenti. Il programma della festa è collaudato da anni e, in linea di massima, per la festa di Sant’Antonio, oltre alla Messa e alla Processione di mattina, in serata si esibisce un’orchestrina, mentre il giorno dopo, in onore di San Costanzo, c’è la classica banda di ottimo livello.

Quest’anno c’è stata una sorpresa. Il giorno della festa di Sant’Antonio mi chiama una mia amica di Montréal (Maria Casacalenda) per dirmi che, con il complesso che si esibiva in serata, c’era il noto trombettista montrealese, di origine molisana, tra Provvidenti e Ururi, Ron Di Lauro.

L’ho incontrato subito dopo le prove. Naturalmente, lo spettacolo della cantante Fernanda D’Ercole, che ha cantato Mina, con la presenza di Ron Di Lauro, che con le sue interpretazioni ha reso omaggio ai montoriesi di Montreal, ha assunto un qualcosa di magico. Mi sembrava di essere di nuovo chez moi, a Montréal.

 

Europei: meglio sperare

In questo torneo, l’Italia non parte favorita, ma la vittoria di misura sull’Albania ha già acceso gli animi, soprattutto quelli degli sportivi all’estero,  che sono pronti a festeggiare le eventuali vittorie degli Azzurri. Io sarei più prudente e controllerei i nostri bollenti spiriti dopo aver seguito con attenzione le prime tre giornate del torneo. Germania, Svizzera e Inghilterra hanno dimostrato di valere di più dei nostri, i quali, e questo lo sperano tutti, potrebbero e dovrebbero causare qualche, per noi, piacevole sorpresa. Giovedì 20 giugno, contro la Spagna, ne sapremo sicuramente di più. Nel suo debutto contro l’Albania, a parte la vittoria di misura, si è già visto il tocco di Spalletti. Speriamo che questo tocco diventi…magico.

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