martedì 26 Novembre 2024 | 01:40

Il giornale italiano 1° in Québec e in Canada

Pubblicità

ULTIM'ORA ADNKRONOS

Adnkronos Q&A, nuove competenze digitali per trasformare mondo dell’occupazione

(Adnkronos) – Investire sul capitale umano, sulla formazione e lo sviluppo delle competenze per attrarre e valorizzare i giovani talenti. Sono questi i temi portanti del nuovo appuntamento Adnkronos Q&A, ‘Le competenze, un punto fermo’, affrontati e discussi oggi 29 maggio al Palazzo dell’Informazione di Roma. Temi che si arricchiscono di contributi specifici sulle nuove modalità di incontro tra domanda e offerta di lavoro, sempre più orientate dalla trasformazione digitale, sia nella Pubblica Amministrazione che nel settore privato. 

In apertura dei lavori, Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, si è detta ottimista sul ddl lavoro in discussione proprio in questi giorni: “Lavoriamo per portare a compimento tutte le nostre azioni. Nel frattempo, durante il percorso parlamentare abbiamo introdotto norme sulla sicurezza sul lavoro e nel decreto coesione appena approvato abbiamo messo in campo quasi 3 miliardi di interventi per il lavoro e per i giovani. Si sta concludendo l’esame degli emendamenti e tutto sta procedendo secondo le tempistiche già delineate”. Sulle sfide future per il lavoro, il ministro ha parlato anche di IA: “Abbiamo previsto un osservatorio sull’impatto dell’IA sul mondo del lavoro per i prossimi anni perché il nostro obiettivo, a proposito di politiche attive è quello di intercettare il cambiamento in tempo utile per poter allineare i percorsi formativi e le nostre modalità di formare e riqualificare le persone. L’obiettivo del piano di azione sull’IA è quello di dare una visione umano-centrica dello strumento, deve essere preservato il diritto costituzionale delle persone a lavorare. L’IA deve servire a lavorare meglio e in modo più sicuro, si pensi alle applicazioni su sicurezza e salute nei luoghi del lavoro o alle attività di supporto alla popolazione anziana”: 

Entro la cornice istituzionale e normativa che regola il mondo del lavoro messo alla prova ormai da anni dall’impellente necessità di formazione specifica e di costruzione di nuove competenze e abilità professionali – come evidenziato dal contributo di Rossella Cappetta, della Sda Bocconi Business School – si inseriscono altri temi altrettanto importanti che avranno il compito, in un futuro già prossimo, di disegnare gli scenari innovativi del mondo del lavoro: le strategie delle aziende nella scoperta e valorizzazione dei talenti, le nuove modalità di incrocio tra domanda e offerta, la centralità delle policy aziendali a supporto della parità di genere e della riduzione del gender gap, la sostenibilità sociale. Il confronto su questi temi, grazie al contributo di esponenti del mondo accademico, sindacale e aziendale, ha consentito di avere una visione chiara sul futuro del lavoro nel nostro Paese, “sdoganato” da vecchi steccati e pregiudizi, orientato verso una trasformazione radicale che guardi alla ricchezza e diversità di competenze mirate a valorizzare il capitale umano. 

“In un’era in cui la trasformazione digitale sta ridisegnando i confini di ogni settore – ha osservato Davide Desario, direttore Adnkronos – è fondamentale che le nostre aziende, sia pubbliche che private, sappiano attrarre e investire nei giovani talenti. Questi giovani rappresentano il presente dinamico che può portare innovazione e freschezza nel mondo del lavoro. L’investimento nel capitale umano e nella formazione è un pilastro che sostiene non solo la crescita individuale dei lavoratori, ma anche quella collettiva delle organizzazioni. È attraverso la formazione continua che possiamo assicurare che la domanda e l’offerta di lavoro non solo si incontrino, ma si integrino in modo costruttivo, generando valore aggiunto”. 

La percezione dell’importanza di formazione e preparazione nel processo di evoluzione del mondo del lavoro risulta, inoltre, evidente dai risultati di una rilevazione condotta dall’Adnkronos sul sito e i canali social rispetto al tema ‘Lavoro, competenze e formazione, quali sono le nuove priorità?’, che ha coinvolto circa 2000 persone nel periodo compreso tra il 9 e il 24 maggio 2024. Le competenze digitali sono utili per trovare lavoro per il 33% degli utenti coinvolti nella rilevazione; dato rafforzato dal 58% che si dice convinto che solo la formazione e l’aggiornamento migliorano la propria posizione lavorativa. A chiudere il cerchio “ideale” di questo scenario futuro è la necessità, per il 60%, di investire sulle persone per affrontare al meglio la trasformazione digitale già in atto nel mondo del lavoro. 

“Sull’occupazione, i dati sono incontrovertibili – ha affermato Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – con il 62% di occupati, 24 milioni circa. Un record storico dal 1970 ad oggi e, anche se non è ancora abbastanza vedendo la media europea, la direzione è quella giusta. Il problema più impellente è sicuramente quello delle competenze collegato, in un certo senso, al gap tra Nord e Sud, la parte del Paese che è ancora in sofferenza. È necessario superare la stagione dei sussidi e dei fondi europei che non vengono ben gestiti e utilizzati investendo invece sullo sviluppo delle infrastrutture. E su questo, ribadisco che occorre sfruttare la grande occasione data dalle applicazioni dell’Intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, una vera rivoluzione copernicana”. 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NOTIZIE RECENTI

Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh