(Adnkronos) – I ‘Cittadini del Reich’, nuovamente a processo oggi in Germania, sostengono che l’Impero tedesco fondato nel 1871 dopo la vittoria sulla Francia al termine della guerra franco-prussiana esista ancora e non si sia concluso con la fine della Seconda Guerra Mondiale nel 1945. Non riconoscono pertanto la Repubblica Federale di Germania e le sue strutture costituzionali, dal Parlamento alle leggi. Non aderiscono al sistema di raccolta delle tasse, non accettano il pagamento delle multe, il versamento dei contributi sociali.
I Reichsbürger si sono radicalizzati durante la pandemia di Covid-19 quando hanno iniziato a rifiutarsi di aderire a qualsiasi restrizione imposta da autorità che non riconoscono. Nonostante il loro rifiuto del sistema e delle sue strutture, inondano i tribunali tedeschi con valanghe di mozioni e obiezioni presentate contro le ordinanze dei tribunali e le richieste di pagamento emesse dalle autorità locali. Indipendentemente dal contenuto, le autorità sono tenute a elaborare ogni richiesta formale correttamente presentata che ricevono.
I Cittadini del Reich non sono un movimento uniforme, spiega la stampa tedesca: in comune hanno il rifiuto della democrazia, tendenze monarchiche, xenofobia e antisemitismo. Una parte vive da ‘Selbstverwalter’ (auto-amministrato, come sono classificati dai servizi di intelligence) sostenendo di poter recedere dalla Repubblica federale di Germania mediante una semplice dichiarazione e di non essere quindi più soggetto alle sue leggi.
Questi ‘Selbstverwalter’ considerano il loro appartamento, casa o proprietà come territorio di uno Stato sovrano. A volte lo contrassegnano con una linea (di confine) e visualizzano i simboli come una bandiera di stato che creano. Su Internet offrono anche documenti di fantasia – false carte di identità e patenti a pagamento – completamente privi di valore.
L’organo ufficiale di sicurezza ipotizza che un totale di 23mila persone appartenga a questo movimento, delle quali almeno 2300 orientate alla violenza. Durante le perquisizioni la polizia ha trovato grossi quantitativi di armi e munizioni. E tra i progetti attribuiti ad almeno una parte della variegata galassia di aderenti c’era quello di rovesciare il governo, entrare in armi al Bundestag per arrestare i deputati, mettere il ‘Principe Enrico XIII Reuss’ a capo di una nuova struttura istituzionale.
Secondo l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, tra le teorie che ripropongono, oltre alla negazione dell’Olocausto, quella dello “Stato profondo”, il “governo ombra” che opera al di fuori delle istituzioni rappresentative: poteri segreti che controllano e pianificano eventi mondiali. Questo stato profondo – secondo alcune delle teorie più deliranti attribuite al gruppo – si sarebbe posto l’obiettivo di organizzare l’omicidio di bambini e adolescenti su larga scala. Molto diffusa è anche la falsa affermazione che la Germania sia ancora occupata dalle quattro potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale: Stati Uniti, ex Unione Sovietica, Francia e Gran Bretagna.