Grande festa domenica dei napoletani per la meritatissima conquista dello scudetto. In Italia si prova sempre un doppio piacere quando si battono le squadre del Nord.
E così, dopo tre anni sono di nuovo a Montréal, una città che dopo 36 mesi di assenza a causa del Covid non riconosco più. Il primo impatto è stato molto duro, ma dopo una settimana vado un po’ meglio. Come mi ha detto un mio amico in Italia, per vivere (in Italia) devi adeguarti. E io a Montréal mi sto adeguando.
La mia zona di azione è sempre la stessa: Papineau, Jean Talon, la Piccola Italia e Saint-Leonard, con qualche incursione a Riviere des Prairies. Cosa faccio? Rivedo le figlie e i nipoti, gli amici che incontro per caso o che mi cercano per vederci.
Questa volta non potevo mancare l’appuntamento con l’ex direttore dei programmi italiani a CFMB, Nino Di Stefano. E, a proposito di Di Stefano, che ha messo la testa a posto da….tempo, non solo si gode la pensione sognando Fossacesia, ma ha abbandonato Montreal Ovest per la campagna di Ste Dorothée, dove sono andato in corteo con Graziella Tomasini e Ivana Bombardieri per fare quattro chiacchiere e ricordare la nostra avventura alla radio italiana.
![](https://i0.wp.com/cittadino.ca/wp-content/uploads/2023/04/Lagoria-banner.jpg?resize=642%2C169&ssl=1)
Giornata piacevole tra vecchi amici. Di Stefano ci ha riservato anche una sorpresa. Nello stesso palazzo ha scoperto che ci vive anche l’ex calciatore Michel Campo che ha difeso i colori della Cantalia dal 1952 in poi.
Michel era un gentleman sul campo e fuori. Mentre raccontavamo le nostre “malefatte” da giovani a CFMB, sorrideva un po’ sorpreso e forse si chiedeva in quale manicomio fosse finito. Ho approfittato della sua presenza per conoscere la storia dell’Inter Italia e della Cantalia dall’inizio. Michel Campo ora ha 91 anni ed è in perfetta forma. Ogni giorno percorre sulla cyclette 15 km. È nato in una cittadina vicino Barcellona ed ha cominciato a dare i primi calci ad un pallone in Francia, dove la sua famiglia si era trasferita. È arrivato a Montréal nel 1951, a 19 anni, e l’anno seguente è stato reclutato da una squadra francofona, il Tricolore, che affrontò e sconfisse la Montréal Italia (che poi divenne Cantalia) del dottor Millo Pessa per 3-1. Dopo la partita, il dottor Pessa lo avvicinò per tesserarlo e così passò alla Cantalia nel 1953. Con il calcio Italo-Montrealese in crisi, ha difeso i colori di altre squadre professionistiche, come l’Olympique di Sam Berger, proprietario anche della squadre di Football Alouettes. Si è ritirato a 39 anni, ha allenato per qualche mese la Kalena, ma fare l’allenatore non era nelle sue corde.
Tra i suoi ricordi più belli la vittoria della Cantalia contro il Burnley per 1-0: rete di Ante Costa il 9 giugno del 1960. Per la soddisfazione e la gioia, i suoi occhi brillano ancora.