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Wildfire siciliano

Padre originario di Cattolica Eraclea e madre di Ribera, Davide Chiazzese ha sempre avuto al centro della sua vita il suo essere siciliano

 

Il padre di Davide, Raimondo Chiazzese, è immigrato a Montréal quando era ventenne e ha contribuito a mantenere viva la cultura siciliana a Montreal e in Québec. È sempre stato coinvolto nell’Associazione Trinacria, che si dedicava proprio alla divulgazione della cultura siciliana nella Belle Province attraverso il teatro, la musica e le danze folcloristiche. Raimondo è stato anche tra i co-fondatori dell’Associazione Cattolica Eraclea. Il suo coinvolgimento nella Comunità siciliana di Montreal ha portato Davide a crescere facendo teatro e cimentandosi nelle danze tipiche, tanto che a 7 anni ha interpretato un angelo in Gioia di Paradiso, il suo primo spettacolo teatrale.

 

Quando Davide aveva 17 anni, il padre Raimondo è scomparso e questo ha cambiato completamente la sua prospettiva sulla vita. “La vita può cambiare da un giorno all’altro, ho capito che devo fare ciò che davvero mi entusiasma, realizzare i miei sogni “. E così, Davide è passato dagli studi scientifici del Champlain College a quelli teatrali del John Abbott College. Ha poi studiato recitazione per 3 anni, diventando Associato Artistico del Teesri Duniya Theatre, specializzandosi in opere teatrali di rilevanza politica. Nel 2007, ha frequentato un corso di recitazione presso l’ASM Performing Arts e questo ha consolidato la sua decisione di diventare un attore professionista.  

 

ll coinvolgimento di Davide nella Comunità siculo-montrealese non è stato l’unico modo in cui è rimasto ancorato alle sue radici. Dai 6 ai 16 anni, Davide ha sempre visitato la Sicilia grazie ad un programma estivo dell’U.S.E.F. (Unione Siciliana Emigrati e Famiglie), che permetteva ai bambini siciliani nel mondo di visitare l’isola, immergendosi nella sua cultura millenaria. A 20 anni si è poi recato in Sicilia anche nell’ambito di un programma di scambio. Durante uno di questi numerosi viaggi, mangiando un’arancia staccata direttamente dall’albero, Davide, oggi 34enne, ricorda di aver pensato: “E se i miei genitori non fossero mai partiti e io fossi cresciuto qui? Chi sarei e come sarei? Quanto sarei stato diverso?”. E tutto questo si ritrova in alcuni momenti della sua performance in Wildfire, il suo primo spettacolo teatrale dopo la pandemia.

 

In scena al Centaur Theatre dal 16 al 28 gennaio, nell’ambito del Wildside Festival, “Wildfire è una tragicommedia ferocemente tenebrosa come tutte quelle della Grecia classica. Strutturata come un trittico multi-generazionale, racconta la storia di sei personaggi che cercano di sfuggire ad un’eredità familiare tossica”, si legge nella sinossi. “Tornando in Sicilia, si capisce meglio perché i genitori e i nonni sono come sono, e lo spettacolo esplora in profondità proprio questo tema”, spiega Davide. 

 

“Quando ero più giovane ho cercato di allontanarmi da tutto questo, per non essere visto come il classico ‘ragazzo italiano’, ma come un attore che poteva fare molte cose”, ricorda Davide, che ha recitato in Mambo Italiano di Steve Galluccio e ha collaborato con Michaela De Cesare, entrambi italiani di Montréal. “Con il passare del tempo, però, ho iniziato a celebrare proprio la mia italianità e mi sono reso conto che la Comunità non era molto rappresentata nel mondo teatrale montrealese. Ho sentito che era giunto il momento di valorizzare questa parte di me e di raccontare storie che non erano state ancora raccontate”.

 

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