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GION, le garçon amoureux de Montréal

Finito quasi per caso a Montréal a soli 4 anni, perché sua madre potesse prendersi cura della nonna, Gionatan (Jonathan) Catalano si è fatto un nome in città ed oggi è conosciuto come le garçon amoureux de Montréal. Nato ad Assisi, in Umbria, da genitori pastori siciliani, la famiglia Catalano non ha mai pianificato di restare a Montreal.

“Sono cresciuto con l’intenzione di tornare in Italia”, ha detto Jonathan, che ha fatto anche gli studi universitari nel Bel Paese. Ha trascorso quasi tutte le estati in Sicilia, e ogni anno gli veniva detto che la prossima estate sarebbe stata quella in cui sarebbero tornati definitivamente. “Ho sempre avuto paura di chiamare Montreal casa”. Ma quell’esitazione a lasciare un segno a Montréal è diventato presto parte del suo marchio.

“Tutto è iniziato nella Little Italy”, ci racconta Jonathan, che per lavoro fotografa il cibo ed è il direttore creativo dei social media per clienti come Bistro Amerigo, Bottega Pizzeria, San Gennaro e Alati Caserta, solo per citarne alcuni. Ma Jonathan non è solo nel campo della ristorazione e dei social media; è anche un cantautore, una cosa avvenuta per caso, o per “grazia di Dio” come ama ripetere lui.

Prima della pandemia, GION (il suo pseudonimo musicale) ha attraversato un momento difficile per la fine della relazione con la persona che aveva intenzione di sposare. Facendone un mezzo catartico, scriveva tutto su un diario, e alla fine questi scritti sono diventati canzoni, registrate con Kevin Figs, un produttore di Los Angeles, senza alcuna intenzione di pubblicarle. “La sensazione è che fosse più che altro una terapia per me stesso. La mia aspirazione di fare musica è sempre stata solo quella di raccontare la mia storia, ciò che Jonathan Catalano ha vissuto”, ci spiega.

Anche se non era il suo obiettivo, la sua musica è stata comunque ascoltata in tutto il mondo, e qualcuno della Universal lo ha persino contattato. GION ha più di 45.000 ascoltatori mensili su Spotify; le sue canzoni sono state ascoltate più di 4,3 milioni di volte; la sua canzone più popolare, “I Hurt You, I Don’t Deserve You”, ha 1,5 milioni di streams. La sua musica si presenta come un atto in tre parti: “Loved You Since College” (ACT I) e “I Hurt You, I Don’t Deserve You” (ACT II) sono entrambi usciti nel 2020; “What We Thought We Were” (ACT III) uscirà il 20 maggio. Dalla scrittura al canto, dall’aspetto creativo del branding alla presentazione visiva, GION non ha un team ufficiale alle spalle, solo la passione e il sostegno della città che aveva troppa paura di chiamare casa.

“Non ci sarebbe mai stato GION. Le aziende per cui lavoro non hanno mai smesso di pagarmi, nonostante la pandemia, permettendomi di diventare quello che sono diventato oggi, un artista completamente indipendente”, ci dice Jonathan, che poi conclude: “Sono davvero grato alla Comunità italiana della Little Italy che mi ha formato e mi ha dato l’opportunità di crescere”.

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