Inattesa decisione del Primo Ministro che rinuncia a due Ministri Italo-Canadesi, punta su 7 new entry e rimescola le carte per dare una scossa ad un esecutivo che continua a perdere consensi in vista delle elezioni
OTTAWA – Più che un rimpasto di governo è stata una vera e propria rivoluzione, a scapito soprattutto degli Italo-Canadesi, vista l’uscita di scena di 2 esponenti su 3: David Lametti e Marco Mendicino salutano, mentre Filomena Tassi resta al suo posto. Una decisione che ha spiazzato la Comunità italiana del paese: nessuno si aspettava un ridimensionamento così improvviso e marcato. Un autogol che Justin Trudeau potrebbe pagare a caro prezzo alla prossima tornata elettorale. Il 26 luglio scorso, il Primo Ministro liberale ha annunciato importamenti cambiamenti in seno al suo esecutivo. Un vero e proprio elettroshock per svegliare dal torpore un Partito Liberale che, in base agli ultimi sondaggi, continua a perdere terreno dai Conservatori in vista delle prossime elezioni che dovrebbero tenersi il 20 ottobre del 2025, ma che potrebbero essere anticipate anche alla fine di quest’anno. Spetta al Primo Ministro, infatti, decidere quando scogliere il Parlamento. “Questa è la squadra giusta per costruire un futuro forte”, ha detto convinto il leader liberale, ostentando tranquillità e sicurezza. Il nuovo governo minoritario presieduto da Trudeau è oggi composto da 38 Ministri, 19 donne e 19 uomini. Ben 23 Ministri hanno cambiato portafoglio, mentre in 7 escono di scena sostituiti da 7 new entry. Il nuovo Consiglio dei Ministri si dovrebbe riunire a fine estate in vista della ripresa dei lavori parlamentari fissata per il 18 settembre. Ecco la lista completa con tutte le novità. Partiamo dalle facce nuove: al Ministero delle Relazioni Corona-Autoctoni Garay Anandasangaree sostituisce Marc Miller (che passa all’Immigrazione); Terry Beech diventa Ministro dei Servizi ai cittadini; al Ministero del Turismo Soraya Martinez Ferrada prende il posto di Randy Boissonnault (che passa al Lavoro); Ya’ara Saks è il nuovo Ministro della Salute Mentale al posto di Carolyn Bennett (esclusa); al Ministero della Famiglia Jenna Sudds prende il posto di Karina Gould, che assume il ruolo di Leader del Governo alla Camera dei Comuni al posto di Mark Holland, passato al Ministero della Salute, con Jean-Yves Duclos che va ai Servizi Pubblici. Rechie Valdez è la nuova Ministra delle Piccole Imprese, mentre al Ministero della Giustizia Arif Virani prende il posto di David Lametti (congedato dal nuovo esecutivo). Qui di seguito, invece, ecco le nuove responsabilità dei Ministri riconfermati. Anita Anand, che ha guidato la risposta del Canada all’invasione russa dell’Ucraina, lascia il portafoglio della Difesa per diventare Presidente del Consiglio del Tesoro (al posto di Mona Fortier, esclusa), mentre Bill Blair la sostituisce. Al suo posto alla Protezione Civile va Harjit Sajjan, sostituito allo Sviluppo Internazionale da Ahmed Hussen. A guidare il Ministero degli Sports e dell’Attività Fisica è Carla Qualtrough, che prende il posto di Pascale St-Onge che, a sua volta, diventa Ministra del Patrimonio canadese al posto di Pablo Rodriguez, che prende il posto di Omar Alghabra (escluso) ai Trasporti, oltre a conservare il titolo di “lieutenant du Québec”.
Dominic LeBlanc sostituisce Marco Mendicino (escluso) alla Sicurezza Pubblica, mentre Jean-Yves Duclos subentra a Helena Jaczek (esclusa) ai Servizi Pubblici e all’Approvvigionamento. Al Ministero dell’Agricoltura va Lawrence MacAulay, che prende il posto di Marie Claude Bibeau, che a sua volta passa al Ministero delle Entrate Nazionali. A guidare il Ministero delle Pesca e della Guardia Costiera è Diane Lebouthillier, che prende il posto di Joyce Murray (esclusa). Ginette Petitpas Taylor guiderà il Ministero dei Veterani. Seamus O’Regan si occuperà di Anziani al posto di Kamal Khera, che passa al Ministero della Diversità, dell’Inclusione e delle Persone con handicap. All’Immigrazione Marc Miller prende il posto di Sean Fraser, ora responsabile dell’Alloggio e delle Infrastrutture. Randy Boissonnault diventa Ministro del Lavoro, dello Sviluppo della manodopera e delle Lingue ufficiali. Tutti gli altri Ministri mantengono i rispettivi portafogli: il Ministro delle Finanze Chrystia Freeland, quello dell’Innovazione, delle Scienze e dell’Industria François-Philippe Champagne, il Ministro dell’Ambiente Steven Guilbeault, il Ministro dei Servizi agli Indigeni Patty Hajdu, il Ministro delle Donne e dell’Uguaglianza di genere Marci Ien, la Ministra degli Affari Esteri Mélanie Joly, il Ministro degli Affari del Nord Dan Vandal e, come già detto Filomena Tassi, Ministra responsabile dell’Agenzia federale per lo sviluppo economico nell’Ontario meridionale. (V.G.)