a cura del Senatore Tony Loffreda
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, mi ritrovo a riflettere sui tanti momenti significativi che hanno caratterizzato l’anno ormai prossimo alla fine. Tra questi, uno spicca su tutti: la mia esperienza, profondamente commovente, con Sua Eminenza Frank Leo in Vaticano all’inizio di dicembre, quando Papa Francesco lo ha elevato alla carica di Cardinale. Tra i più giovani, e uno dei soli cinque Cardinali canadesi, ora fa parte dei 253 componenti del Collegio Cardinalizio della Chiesa Cattolica. È stato un momento di profondo valore spirituale, connessione personale e autentica gratitudine, che porterò per sempre nel mio cuore. Chi conosce il mio percorso umano e professionale, sa quanta ammirazione e rispetto io abbia sempre nutrito per il Cardinale Leo. Dai suoi inizi come Padre Frank nella Chiesa della Consolata di Montréal — un luogo caro alla mia famiglia — fino alla sua ascesa come guida spirituale a livello mondiale, Sua Eminenza ha sempre incarnato l’umiltà, la compassione e la saggezza. Le sue parole durante la Messa domenicale hanno sempre avuto la capacità di risuonare profondamente nei cuori di uomini e donne di ogni estrazione sociale, unendole in una riflessione e in un’aspirazione condivise.
Assistere al suo viaggio da semplice parroco locale a Cardinale della Chiesa Cattolica è una testimonianza della forza della fede, della perseveranza e del mettersi al servizio degli altri. Aver avuto il privilegio di vederlo a Roma è stato per me un momento di chiusura del cerchio. Trovarmi nel cuore del Vaticano mi ha riempito di orgoglio, stupore e riverenza. Quella che abbiamo avuto è stata una conversazione che non dimenticherò mai. Nonostante il suo ruolo di alto rango, l’umiltà del Cardinale Leo è rimasta intatta. Le sue parole, come sempre, erano intrise di chiarezza e calore, la stessa sensazione che avevo provato tanti anni fa. Abbiamo parlato di leadership, fede e servizio, principi che continuano a guidarmi nel mio ruolo di Senatore. Le sue riflessioni sull’importanza dell’empatia, della pazienza e dell’amore reciproco mi hanno profondamente colpito.

Un momento particolarmente toccante si è verificato quando ho avuto l’onore di congratularmi con il Cardinale Leo per la prestigiosa nomina. Proprio in quel momento, ha squillato il telefono: era mio padre. Senza esitazione, ho colto l’occasione per far parlare mio padre direttamente con il neo Cardinale. A 87 anni, e dopo i recenti problemi di salute avuti, la voce di mio padre era colma di rinnovata energia e gioia, mentre scambiava due chiacchiere con il Cardinale Leo. È stata una connessione commovente che ha unito generazioni diverse. Assistere a questa interazione è stato uno dei momenti più emozionanti di tutta questa eccezionale esperienza, uno di quei rari istanti in cui amore, fede e famiglia si fondono in modo memorabile.
Più di ogni altra cosa, questo incontro mi ha ricordato che la vera leadership non è definita da una posizione o da un titolo, ma dalla capacità di ispirare, unire e servire con altruismo. Il Cardinale Leo incarna pienamente questi ideali, e ho lasciato il nostro incontro con un rinnovato senso della vita ed una rafforzata convinzione del potere di mettersi a disposizione degli altri. È un privilegio raro e prezioso essere in presenza di qualcuno, le cui parole e le cui azioni hanno il potere di innalzare il livello e di trasformare le persone.
Mentre entriamo in questa stagione di doni e riflessioni, trovo opportuno condividere con tutti voi questa esperienza. Le festività sono un momento per stare insieme, per essere riconoscenti e per apprezzare i rapporti che contano di più. È un’occasione per fermarsi, guardare indietro e riconoscere le persone e gli eventi che hanno plasmato il nostro anno.
Per me, l’incontro con il Cardinale Leo rappresenta tutto ciò che il periodo natalizio incarna: speranza, compassione e connessione. Sono questi i valori che spero possiamo tutti abbracciare, mentre ci prepariamo al nuovo anno. Insieme a integrità, servizio, collaborazione e responsabilità, sono gli stessi valori che mi sforzo di portare avanti nel mio servizio pubblico.
A tutti i miei amici, colleghi e a tutti i Canadesi, porgo i miei più sinceri auguri di buone feste. Che possa essere un momento di Pace, Gioia e Unione con i vostri cari. Affrontiamo il nuovo anno con una rinnovata speranza, ispirati dalle persone e dai momenti che hanno toccato i nostri cuori.
Buone Feste a tutti e che il 2025 vi porti Salute, Felicità e Successo!