(Adnkronos) –
Raid russo su Odessa. Il portavoce del quartier generale delle operazioni dell’amministrazione regionale, Sergei Bratchuk, ha denunciato che la notte scorsa “la Federazione russa ha lanciato un missile e attaccato con droni iraniani ‘Shahed'” la città portuale nel sud dell’Ucraina, “attualmente stiamo raccogliendo le informazioni sulle conseguenze di questo attacco terroristico”. Secondo Bratchuk, le forze ucraine sono riuscite ad abbattere tre droni da attacco e altri sei da ricognizione.
Le forze russe hanno lanciato attacchi di droni anche sugli oblast di Mykolaiv e Kherson. Su Odessa ci sono stati due raid con droni e missili, a Mykolaiv, ha riferito il sindaco Oleksandr Senkevich, un incendio “abbastanza grave” è scoppiato in una “struttura” di cui non ha fornito ulteriori dettagli. L’Aeronautica ucraina ha riferito di attacchi con droni anche nelle regioni Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e di Dnipropetrovsk e della minaccia di attacchi con missili balistici a Poltava, Cherkasy, Dnipropetrovsk, Kharkiv e Kirovohrad.
Nel raid condotto su Mykolaiv “intorno all’1.50 è stato colpito un impianto industriale. C’è stato un incendio su un’area di 500 metri quadrati, che intorno alle 5.30 è stato domato”, ha scritto su telegram il sindaco della città portuale nel sud dell’Ucraina, Oleksandr Senkevich, dopo che questa mattina aveva dato notizia di un incendio “abbastanza serio” a una struttura senza fornire ulteriori dettagli.
Respinto un attacco con droni sulla Crimea. Lo ha riferito il governatore della regione annessa dai russi, Sergei Aksenov, mentre il ministero della Difesa di Mosca ha precisato che “le forze di difesa aera hanno abbattuto 17 aerei senza pilota, mentre 11 sono stati eliminati grazie alla guerra elettronica”. Aksenov, assicurato che non ci sono state vittime, ha ringraziato i militari e ha chiesto ai residenti di mantenere la calma.
Ieri, due persone erano morte in un attacco contro il ponte di Kerch, che unisce la Crimea al territorio russo, definito di natura “terroristica” dal presidente russo Vladimir Putin e attribuito da Mosca alle forze ucraine.
Intanto è stato parzialmente riaperto al traffico il ponte di Kerch, in Crimea, colpito ieri da due esplosioni che hanno provocato due vittime. Lo ha comunicato poco dopo la mezzanotte locale il vice premier russo Marat Khusnullin, secondo cui è stata riaperta una corsia, dopo che un’ispezione iniziale delle campate “ha confermato che le condizioni permettono il flusso del traffico”.