(Adnkronos) – Due centrali termoelettriche nella regione ucraina di Donetsk controllate dalle forze russe sono state danneggiate da un attacco missilistico dell’esercito ucraino. Lo riferiscono funzionari insediati a Mosca e l’agenzia di stampa statale russa Tass. Sulla base delle prime notizie, sarebbero stati colpiti gli impianti di Zuhres e Novyi Svit e alcune persone sul posto avrebbero riportato ferite, hanno detto i funzionari sui loro canali Telegram. Due persone potrebbero essere intrappolate sotto i detriti nella centrale elettrica danneggiata di Starobesheve a Novyi Svit, ha riferito la Tass.
007 KIEV – “Ci potrebbe essere un nuovo raid” della Russia “già oggi o domani. Le temperature stanno scendendo. Ed è qualche giorno che i russi non attaccano le nostre infrastrutture” ha affermato Vadim Skibitsky, vice dell’intelligence militare ucraina, in un’intervista al Corriere della Sera. I russi potrebbero attaccare di nuovo appena finita la cosiddetta “tregua” unilaterale? “Sì ce lo aspettiamo ovviamente. Sappiamo molto bene cosa siano i loro cessate il fuoco, era così anche nel 2014. Non significano nulla. Non escludiamo che ci sarà un nuovo attacco alla fine di questa vacanza”, ha detto Skibitsky.
“PIÙ GRANDE CAMPO MINATO AL MONDO” – La guerra ha creato in Ucraina un campo minato di 250.000 chilometri quadrati. Lo afferma il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. “Attualmente è il più grande campo minato del mondo”, ha detto all’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap in un’intervista pubblicata oggi. L’area minata, secondo Shmyhal, equivale a oltre il 40% della superficie totale dell’Ucraina. “Non solo rende difficile per le persone viaggiare, ma causa anche gravi interruzioni nell’agricoltura, che è una delle nostre industrie principali”, ha affermato. Le aree residenziali dei civili sono state le più colpite. “La Russia sta prendendo di mira le infrastrutture in aree densamente popolate”, ha sottolineato Shmyhal.