(Adnkronos) – Mosca accusa gli Stati Uniti di preparare in Ucraina una ‘provocazione’ che prevede l’uso di armi chimiche. Stando al ministero della Difesa russo, l’ex ambasciatore americano a Mosca, John Sullivan, ha sostenuto che le truppe di Vladimir Putin stanno pianificando un attacco con armi chimiche “nell’area oggetto dell’operazione militare speciale”. “Consideriamo questa informazione” rivelatrice dell'”intenzione degli Stati Uniti e dei loro complici di organizzare una provocazione in Ucraina usando sostanze chimiche tossiche”, ha dichiarato Igor Kirillov, a capo del settore forze specializzate nella difesa da attacchi radiologici, chimici e biologici. Ma la Russia, ha assicurato, “identificherà e punirà i veri responsabili”.
CREMLINO: “NATO AGISCE NON COME AVVERSARIO MA NEMICO” – La Nato è entrata in un confronto armato diretto con la Russia attraverso la fornitura di armi all’Ucraina ed “agisce come un blocco unico che non è un avversario, ma un nemico”. L’accusa parte dal Cremlino: per il portavoce, Dmitry Peskov, “l’intelligence della Nato lavora contro la Russia 24 ore al giorno e le sue armi…vengono consegnate all’Ucraina a titolo gratuito per sparare contro l’esercito russo e contro i cittadini, le città e i villaggi ucraini”.
“Sono compromessi che si fanno e si attuano dopo decisioni collettive nel quadro della Nato su nuove forniture nuove consegne di armi con un aumento costante del loro livello tecnico”, ha affermato Peskov parlando con ‘Izvestia’. “Non c’è bisogno di nascondere nulla” ha aggiunto, e “bisogna chiamare le cose con il loro nome”. Peskov ha pertanto giustificato la decisione di Putin di congelare la partecipazione al Nuovo Start sostenendo che “la situazione è cambiata drammaticamente” per la Russia da quando è stato adottato.
“Quando è emerso quel documento, quando ci furono i negoziati, gli arsenali nucleari di Francia e Regno Unito furono messi da parte, dato che non sono paragonabili in potenza e volume a quelli di Russia e Stati Uniti. Questi paesi, Francia, Regno Unito, Stati Uniti stanno nella stessa organizzazione, che sta di fatto in guerra con noi”, ha poi proseguito lamentando il fatto che Nato e Stati Uniti hanno condannato l’annuncio di Putin sul Nuovo Start ma “non hanno dimostrato alcuna disposizione a tener conto delle preoccupazioni della Russia”.
ESPLOSIONE IN REGIONE RUSSA DI KRASNODAR: “RILEVATO DRONE” – Un’esplosione, seguita da un incendio, è intanto avvenuta questa mattina in una raffineria della compagnia Rofsnet nella città di Tuapse, nella regione russa di Krasnodar. Lo hanno riferito fonti locali, mentre sul canale Telegram dei siti Baza e Shot si sostiene che l’impianto sarebbe stato attaccato con droni carichi di esplosivo. E una fonte dei servizi di emergenza russi avrebbe confermato all’agenzia di stampa Ria Novosti che “un drone è stato rilevato” nei pressi del terminal.