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Ucraina, le testimonianze degli Italiani

ROMA, (NoveColonneATG) – “Nei supermercati è impossibile pagare con carta di credito e bancomat, panico e caos ovunque, stiamo girando perché molte banche non erogano contanti”. Sono solo alcuni dei messaggi affidati ai social che arrivano giovedì 24 febbraio – in mattinata, all’indomani attacco militare della Russia all’Ucraina – da italiani residenti a Kiev. Nel gruppo pubblico Facebook Italiani a Kiev si legge infatti che in queste ore si stanno vivendo momenti di panico e che “le farmacie sono strapiene” così come si registrano “code davanti al bancomat e ai benzinai dove ci sono file chilometriche”.

Tanti i post in cui emerge agitazione e preoccupazione: “Non stiamo bene. Abbiamo paura” scrive Olga. E poi l’appello di Sebastian. “Tra connazionali stiamo in contatto, scriviamoci”. È drammatico il quadro che emerge dai messaggi postati in Facebook nei Gruppi di connazionali residenti in Ucraina. A Kiev, si denuncia “Farmacie strapiene, panico scoppiato!”, “È tutto vero, la Russia ha attaccato con intento di smilitarizza l’Ucraina, Putin ha chiesto di deporre le armi all’esercito ucraino, non credo questo avverrà, 4/5 bombardamenti nella zona Boryspol alle 4 e 30 del mattino”; e ancora “tra connazionali stiamo in contatto tra chi risiede a Kiev”, devo tornare per proteggere la mia famiglia ucraina, tutti quelli che sanno entrare in Ucraina mi contattino”, “qualcuno ha notizie se alla frontiera con la Polonia c’è la possibilità di attraversare il confine?

Il figlio della mia compagna sta cercando di uscire dall’Ucraina”, “hanno chiuso aeroporto di Kiev, è vero le forze armate russe vogliono prendere il controllo dell’aeroporto. Qualcuno sa consigliarmi qualcosa? Dovevo volare oggi verso l’Italia”. Ma i Gruppi in facebook servono anche per dare indicazioni pratiche. L’Ambasciata italiana a Kiev ha reso noto il punto di raccolta presso l’Ambasciata “da raggiungere solo in caso di assoluta emergenza e sempre qualora gli spostamenti fosssero consentiti in sicurezza”. Insomma, la disperazione e lo sconcerto dilagano e sono solo le prime ore di una guerra assurda. E ancora: “Sono pazzi. Se interviene la Nato è guerra mondiale”, l’aeroporto militare sembra essere stato distrutto” e la conferma da un altro residente: “Distrutti quelli di Kiev e di Kharkiv” e poi “ma un cordone umanitario per far uscire chi vuole in sicurezza?”.

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