KIEV – Torna la paura a Kiev e in tutto il Paese. Forti esplosioni all’alba di lunedì nella capitale. Missili sono caduti vicino all’ufficio di Zelensky e nella via della sede del Servizio di sicurezza. L’allarme aereo è scattato in tutto il Paese. Le forze russe hanno lanciato oltre 84 missili e usato 24 droni (13 iraniani) per attaccare l’Ucraina. Mosca ha lanciato attacchi missilistici su Kiev, Leopoli, Pryluky, Khmelnytskyi, Dnipro, Nizhyn, Zhytomyr e Kharkiv dalle regioni del Mar Caspio e di Nizhny Novgorod: lo ha riferito il Viceministro della Difesa ucraina Hanna Maliar.
La Cina, dopo gli attacchi, ha chiesto una de-escalation. Ma Putin ha avvertito: “Risposta dura se Kiev continua ad attaccare la Russia”. Il riferimento è chiaramente al sabotaggio del ponte Kerch in Crimea. L’infrastruttura è stata colpita sabato 8 ottobre da un’esplosione probabilmente provocata da un camion-bomba oppure da un missile. Lungo quasi 19 chilometri, il ponte è composto da un doppio viadotto, sia stradale che ferroviario, ed è l’unica via di collegamento diretta tra la penisola annessa nel 2014 e la regione russa di Krasnodar. Mosca ha subito istituito una commissione d’inchiesta per indagare sull’accaduto. Secondo il New York Times, che cita un funzionario di Kiev, sono stati i servizi di intelligence ucraini. Lo stesso pensa il Cremlino.
La Bielorussia, intanto, ha annunciato: “La Nato vuole colpirci, combatteremo con Mosca”. La replica dell’UE non si è fatta attendere: “State fuori”. Ma secondo Kiev già lunedì mattina gli attacchi condotti con i droni iraniani sarebbero partiti proprio da Minsk. Gli attacchi russi sono stati condannati, oltre che da Nato e Consiglio d’Europa, anche dalla Turchia. La Croce Rossa, invece, ha interrotto le sue operazioni per ragioni di sicurezza, ma ha ribadito che resterà nel Paese. Nella serata di lunedì, il governo di Kiev ha annunciato lo stop alle forniture di elettricità assicurate a Paesi dell’Ue a causa dei danni inflitti dagli attacchi missilistici a diverse fra centrali e sottostazioni elettriche.
“L’Ucraina non si farà intimidire e ora siamo solo più uniti. I terroristi vanno neutralizzati. Gli occupanti non possono opporsi a noi sul campo di battaglia ed è per questo che ricorrono al terrore”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelebnsky nel suo ultimo video messaggio, diffuso sui social.