(Adnkronos) – Metti una sera di inizio estate a nord del Circolo polare artico, all’altezza del 67° parallelo, in terra di Norvegia, in quel Nordland dove, dopo i lunghi mesi invernali avvolti nella notte perenne, il sole ritorna per restare 24 ore al giorno. E il solstizio diventa festa, energia, gratitudine. Un rito collettivo dal sapore magico e misterioso, che dà il nome al grande evento che apre la stagione estiva del programma di Bodo2024, la città capoluogo di questa regione considerata una Norvegia in miniatura, che quest’anno è Capitale europea della cultura, insieme all’estone Tartu e all’austriaca Bad Ischl (ogni tre anni, infatti, si aggiunge una terza Capitale che non fa parte dell’Ue).
Bodo è la prima città a nord del Circolo polare artico a detenere il titolo di Capitale europea della cultura, la terza in Norvegia dopo Bergen e Stavanger. E questo è il progetto culturale più ampio mai organizzato nella Norvegia del Nord e il più grande nel paese degli ultimi 10 anni. Oltre mille eventi durante l’anno, per un programma intitolato ‘Arcticulation’, che vuole offrire una nuova narrazione dell’Artico e che si snoda con il susseguirsi delle stagioni.
Dopo il saluto al primo spiraglio di sole che fa capolino sul finire dell’inverno e l’‘ottimismo’ che è stato il motivo predominante della primavera, ecco ora arrivare l’estate, celebrata con il ‘Midsummer Mystery’, cui seguiranno le ‘tempeste’ autunnali e le luci artiche, qui in quello che d’inverno diventa il regno dell’Aurora boreale. E che ha il suo speculare e opposto ‘volto’, tra maggio e luglio, con il famoso sole di mezzanotte: in questo periodo dell’anno, infatti, a questa latitudine, il sole non tramonta mai, la luce illumina le 24 ore e le giornate non hanno fine. Un momento di pura felicità e vitalità per i locals e un’esperienza unica per i turisti. Per questo, l’estate di Bodo2024 è la stagione della Midsummer Madness: la gente pratica attività all’aperto, sta in compagnia di amici e famigliari, partecipa a eventi, feste, concerti, giochi o semplicemente si gode il piacere di mangiare fuori.
E’ tutto pronto, quindi, per Midsummer Mystery, il grande evento che sabato 22 giugno apre questa nuova stagione di Bodo2024 e dà il via a quel mix di follia e rinascita che per i norvegesi del Nord segna l’estate. Sarà la celebrazione di un passaggio, in un’atmosfera affascinante e arcana, dove a essere protagonista è il pubblico, in una grande festa all’aperto nella spiaggia di Breivika che domina la baia di Bodo, fra giochi, magia, musica, balli e buon cibo. Un evento spettacolare prodotto dalla compagnia inglese Walk the Plank in collaborazione con Salten Friteater (musiche di Goril Nilsen, testi di Endre Lund Eriksen, disegni di Jenny Hall).
Se Midsummer Mystery è l’evento clou dell’estate di Bodo e uno dei più importanti di tutta la programmazione dell’anno, altrettanto interessanti sono altre iniziative, tra mostre, concerti, performance, installazioni e gare in programma in questi giorni. Alla vigilia, il 21 giugno, si potrà assistere a ‘Moving Cities’, un progetto di arti performanti organizzato in collaborazione con Tartu2024, in cui 4 artisti norvegesi e 4 estoni si esibiscono in uno spazio urbano pubblico mettendo l’accento sul tema della città in movimento, dell’identità, dell’interazione e dell’adattamento. Non mancano attrazioni per gli appassionati sportivi, come il campionato di ciclismo e la gara di auto d’epoca, ma anche per i buongustai, che potranno assaporare lo street food artico al Food truck festival.
In una città bombardata durante la Seconda guerra mondiale e poi completamente ricostruita, un posto speciale per la memoria lo occupano i racconti di quell’epoca, raccolti in una mostra aperta dal 13 giugno, al Norwegian Aviation Museum, con testimonianze di oltre 300 persone di 5 diversi paesi europei. Ampio spazio, poi, nel programma di Bodo2024, viene dato alla cultura dei Sami, popolo autoctono di allevatori di renne che abita da sempre questa terra al Nord del mondo. Dopo la Settimana della Cultura Sami che si è svolta a febbraio – subito dopo lo spettacolare opening della Capitale europea della cultura con tanto di mega-installazione in mare – il 19 giugno si è aperta al Badaddjo Musea, il museo civico di Bodo, una mostra dedicata all’arte e all’artigianato Sami, curata da Kristoffer Dolmen.
Ancora, dal 10 giugno è visitabile ‘Polar Sea’ al Karl Erik Harr Museum, che espone per la prima volta insieme i dipinti che l’artista ha realizzato navigando per i mari dell’Artico. Per restare in tema Artico, la mostra ‘Dal Nord’ di Peder Balke alla Galleria Bodogaard, in corso fino al 22 settembre. Mentre sarà inaugurata proprio il 22 la mostra fotografica dell’artista Steffi Klenz, presso la Galleria Noua, in uno spazio disegnato da Rintala Eggertsson Architects. Sarà esposto il suo ultimo lavoro, ‘An Alluring Maquette’, una serie di dieci nuove immagini che invitano a considerare come l’architettura possa riflettere le culture locali e i contesti ambientali.
La musica è al centro di European Cabins of culture, un progetto itinerante che ha preso il via il 17 giugno e in una serie di date estive toccherà varie tappe, comprese le isole Lofoten – di cui Bodo è il vero porto di passaggio per la maggior parte dei visitatori – in cui musicisti si esibiranno a contatto con la natura. Sempre in questi giorni, per chi ama la prosa, è in scena la performance teatrale ‘The blue-ciad’. E poi il gran finale il 22 sera con il concerto ‘One night stand’ con Iselin Guttormsen allo Stormen Konserthus, la sala concerti dove si esibisce la Arctic Orchestra e che insieme alla biblioteca (giudicata tra le 10 più belle al mondo da Wired Magazine nel 2016) costituisce un polo aperto nel 2014 per ridare slancio culturale alla città.
Un obiettivo raggiunto e di gran lunga superato con Bodo2024, che si prepara ad entrare nell’estate con un programma che, dopo il Midsummer Mystery, prosegue con momenti di rilevanza internazionale, come la Kjerringøy Land Art Biennale (Klab), l’unica Biennale di Land Art in Europa, e la Bodo Biennale, che si tiene ogni anno a settembre e che in questo 2024 arricchirà il programma della Capitale europea della cultura.