Se ne potranno possedere fino a 30 grammi a testa e le Province avranno delle autonomie nella regolamentazione della vendita e dell’età minima per il consumo
Montréal – Dal 2001, in Canada, è consentito fare uso di marijuana per motivi terapeutici: dal 1º luglio 2018 potrà essere legale assumere questa sostanza anche a scopo ricreativo. È quello che si augura il Primo Ministro Justin Trudeau, che giovedì scorso ha depositato la proposta di legge che, se approvata, farà del Canada il secondo paese al mondo, dopo l’Uruguay, ad adottare una legislazione di questo tipo sul piano nazionale. Marijuana come bene di consumo, quindi, legale e regolamentato. La proposta, appoggiata dal Partito liberale e dall’NDP, prevede il possesso in pubblico di 30 grammi di sostanza e permette di coltivarne fino a quattro piante (di altezza non superiore ai 100 centimetri) in casa, per uso domestico. La norma riguarda tutti coloro che hanno raggiunto la maggiore età, ma con un margine di tolleranza per coloro sotto i 18 anni trovati in possesso di marijuana in modifiche quantità: per loro non ci sarebbero conseguenze penali. Chi però viene colto a vendere la sostanza a minori potrebbe essere condannato fino a 14 anni di reclusione. La polizia, inoltre, potrà procedere con il test della saliva degli automobilisti sospettati di essersi messi alla guida dopo avere fumato marijuana. La disciplina sarà regolarizzata a livello federale, ma spetterà poi alle singole Province gestire il processo di vendita o determinare un limite di età superiore ai 18 anni. Su questo punto, il Partito conservatore, appoggiato dal Canadian Medical Association, vorrebbe che l’età fosse innalzata a 21, poiché, a detta loro, la cannabis danneggerebbe lo sviluppo del cervello fino a 25 anni. Con la legalizzazione, il governo canadese stima che saranno 4,6 milioni le persone che consumeranno 655 tonnellate di cannabis l’anno e spenderanno da 4,2 a 6,2 miliardi di dollari canadesi. “È troppo facile – ha detto Trudeau – per i nostri ragazzi acquistare marijuana: cambieremo totalmente la situazione”. “Questa legge – ha aggiunto la Ministra della Sanità, Jane Philpott – consentirà al governo di assicurare che i benefici della vendita di cannabis non vadano ad organizzazioni criminali”. L’opinione pubblica è dalla parte di Trudeau: circa il 30% dei cittadini d’età compresa tra i 20 e i 24 anni, infatti, fa abitualmente uso di cannabis e, talvolta, si rivolge a canali illegali per entrarne in possesso. Secondo un recente sondaggio, inoltre, il 68% dei cittadini si è dichiarato favorevole alla legalizzazione della cannabis. Ma per Trudeau non sono tutte rose e fiori: dopo le perplessità delle Province, che chiedono più soldi per gestire i “costi sociali” della liberalizzazione, arriva anche l’altolà dei proprietari degli immobili, fermamente contrari alla coltivazione ed al consumo della marijuana tra le mura domestiche. (V.G.)