Montréal – Sul palcoscenico è un mattatore versatile, istrionico e inarrestabile: cantante, attore, persino ballerino (in forma smagliante, saltella e sgambetta a dispetto dei 64 anni), insomma… un Artista a tutto tondo. Lui è Massimo Ranieri (all’anagrafe Giovanni Calone), e il 2 ottobre scorso si è esibito a Place des Arts, nel cuore di Montréal, davanti a quasi 3.000 spettatori in delirio: così gli italo-canadesi (e non solo) hanno ‘abbracciato’ uno dei massimi interpreti della canzone italiana e napoletana. A portarlo in città, Linda Orsini di EMI Vision e Mimmo Pileggi, da sempre formidabili intenditori di musica italiana (assistiti dagli indispensabili sponsors). Sul palco, Massimo (che mancava da 13 anni a Montréal) sembra esserci nato: presenza scenica, voce sicura, ritmo sostenuto e carisma da vendere. In quasi 2 ore e mezza di spettacolo ha recitato, cantato, raccontato aneddoti della sua vita (come il primo amore mai dichiarato, la sartina dagli occhi grandi e scuri), divertendo, commuovendo, emozionando un pubblico sempre in apnea. La scaletta è stato un inno all’amore, ‘declinato’ nella tradizione napoletana: “Vent’anni”,
“L’Istrione”, “Se bruciasse la città”, “Io che non vivo senza te”, “Quagliarulo”, “A pizza”, “E allora”, “Aummo Aummo”, “Io vivrò”. E poi ancora: “Io so’ pazzo”, “La voce del silenzio”, “Ciccio formaggio”, “I te vurria vasà”, “Erba di casa mia”, “O Russo e ‘a rossa”, “Marenariello”, “Rose Rosse” e “Perdere l’Amore”. E, a grande richiesta, due bis: “Era de maggio” e “I te voje bene assaje”. Brani intervallati da diversi omaggi: particolarmente toccante quello reso alla giornalista Oriana Fallaci (“… la morte di un amore è come la morte d’una persona amata”). “Sogno e son desto” il titolo dello spettacolo (messo in scena anche ad Atlantic City e Connecticut): dal ricordo del nonno pescatore – come ha spiegato Ranieri – e del suo rapporto con il mare, che era amico, fornace di stelle, quindi sogno, a cui non ci si doveva però mai abbandonare del tutto, perché il mare può sempre voltarti la faccia e diventare il nemico più temuto. Il mare, le stelle forse sì: Massimo Ranieri, invece, non tradisce mai!
(V.G & G.F)
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2 thoughts on “Tredici anni dopo,
Ranieri va sempre al ‘Massimo’”
Sono Robert, e sono di Montreal,ma vivo a Milano;sono così dispiaciuto di non essere stato lì a vedere questo grande artista(sory,sory) ma così contento che venerdì sera (23/10/15) a tale è uguale show ho visto un altro Massimo Ranieri!!! Se bruciasse la città!!! Grandissimo!!!
Mana,Frank Sinatra,etc….