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Torna la Notte in Bianco di Maria e Vincenzo Guzzo

MONTRÉAL – Dopo una pausa di due anni a causa della pandemia globale, Maria Farella Guzzo e Vincenzo Guzzo (alias Mr. Sunshine), titolari di Guzzo Cinemas, hanno presentato giovedì 8 settembre, tramite la loro Fondazione Guzzo Cinemas, la 13° edizione della “Notte in Bianco”, un grande evento filantropico di raccolta fondi per la salute mentale degli adolescenti. Per l’occasione, i Guzzo hanno accolto circa 400 ospiti, tutti vestiti di bianco, nella loro magnifica residenza di Terrebonne.

Tra i presenti, ricordiamo Angelo e Rosetta Guzzo, i genitori di Vincenzo, Gilles Coulombe e sua moglie Isabelle Hudon, ospite d’onore, nonché ex Ambasciatrice del Canada in Francia e attuale Presidente e Amministratrice delegata della Business Development Bank of Canada (BDC), l’ex giocatore della NHL Pierre Jarry, il senatore Pierre-Hugues Boisvenu, Jean-François Robert, Robert Trudeau, Rosina e Salvatore Parasuco, Michael e Lia Minicucci, l’ex sindaco di Montréal Denis Coderre, il Presidente della Fondation Mgr Arthur Deschenes Roger Légaré, e Julie Philippe, prima donna autoctona nominata giudice in Québec.

La serata è stata animata dalla band The Showmen di Frank Panzera. Sono stati raccolti 300.000 dollari, che saranno condivisi con il Jewish General Hospital Emergency Department, lo Shriners Hospital Imaging Department e diverse iniziative montrealesi per la salute mentale dei giovani. La Signora Guzzo e Dott.ssa Farella è infatti dottoranda di psichiatria alla McGill University e discuterà presto la sua tesi di PhD in salute mentale degli adolescenti.

La coppia Guzzo è spesso sollecitata a fare delle donazioni alle strutture sanitarie ed è sempre difficile scegliere tra tante buone cause, ma in questo momento Maria ha ritenuto che fosse particolarmente importante puntare sui figli, sul futuro, investire sui giovani, la fascia demografica tra i 12 e i 18 anni, un’età molto delicata, di trasformazione: “Perché se si sbaglia a questa età, e se non si ha il giusto sostegno dei propri genitori, il loro futuro di adulti può essere compromesso. La situazione della salute mentale degli adolescenti, dopo due anni di pandemia, è un disastro. Il covid li ha isolati dagli amici, hanno smesso di fare sport. Soffrono di ansia e depressione.

Spesso non sanno spiegare i loro problemi, si vergognano di farlo. Gli ospedali e gli studi privati sono pieni. È quasi impossibile accedere ad uno psichiatra” – spiega Maria Guzzo, che con 3 figli adolescenti (di 17, 14 e 10 anni) si batte in casa e nella società, da madre e da psichiatra, per limitare la dipendenza dai social media dei giovani e spingerli verso lo sport per una migliore condizione psico-fisica generale. www.notteinbianco.com

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