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Taglio dei tassi di interesse: cosa significa per le nostre tasche?

La settimana scorsa, la Banca Centrale del Canada ha annunciato il taglio dello 0,25% dei tassi d’interesse, che passano così dal 5% al 4,75%. Si tratta della prima sforbiciata dopo 4 anni. E non sarà l’ultima. Ma cosa sono i tassi di interesse? Si tratta della remunerazione che un prestatore percepisce e il costo che un debitore sostiene. Rappresentano, cioè, il compenso che si deve corrispondere alla banca quando si accende un mutuo o un prestito. La Banca Centrale svolge il ruolo di regolatore: se l’economia rallenta, i tassi bassi stimolano investimenti e consumi; se l’economia accelera, allora i tassi vengono ri-toccati verso l’alto, per impedire un’inflazione eccessiva.

 

Cosa significa per le nostre tasche il taglio di ¼ di punto dei tassi di interesse? Concretamente, ora le banche canadesi dovranno adeguare i loro tassi di riferimento (di base o preferenziale) per riflettere la decisione della Banca Centrale. La maggior parte lo ha già fatto. I prodotti bancari che beneficiano maggiormente di questo calo dei tassi sono i mutui ed i prestiti personali a tasso variabile così come le linee di credito. Quando i tassi di interesse scendono, infatti, diminuisce anche il costo di questi prodotti finanziari. Se avete un mutuo a tasso fisso, non ci saranno variazioni, visto che i tassi ipotecari fissi sono determinati dai movimenti del mercato obbligazionario. Ma in caso di tasso variabile, i vostri pagamenti saranno più bassi. Prendiamo l’esempio di un mutuo di 300.000 dollari con una durata di 20 anni ad un tasso di interesse del 5,50%. Poiché la Banca del Canada ha tagliato i tassi di interesse dello 0,25%, la vostra rata mensile potrebbe scendere di circa 41 dollari, cosa che rappresenta un risparmio di 492 dollari nell’arco di un anno. Nel caso di un mutuo ipotecario con tasso variabile ma a rate fisse, il mutuatario ne trarrà beneficio, ma in modo diverso. Poiché il mutuatario ha scelto di effettuare pagamenti fissi, l’importo delle rate mensili non cambierà. Ma il denaro in più che sarebbe stato destinato al pagamento degli interessi verrà invece utilizzato per ripagare il capitale del mutuo, il che significa che il mutuatario estinguerà il prestito più velocemente. Ecco un esempio. Con un mutuo di 300.000 dollari per un periodo di ammortamento di 25 anni e un tasso di interesse variabile del 5,5%, la rata mensile è di 1.831,17 dollari. Con la Banca del Canada che ha ridotto i tassi di interesse dello 0,25%, il nuovo tasso di interesse variabile scende al 5,25%. Ma poiché il pagamento di 1.831,17 dollari è fisso, la parte risparmiata (42,43 dollari) ridurrà il capitale ogni mese, consentendo di rimborsare il prestito più rapidamente. Le linee di credito sono generalmente legate ai tassi di base o preferenziali delle banche, quindi i mutuatari possono risparmiare se le banche riducono questi tassi. I tassi delle carte di credito sono piuttosto bloccati, quindi i consumatori non dovrebbero aspettarsi grandi risparmi. I conti di risparmio e i certificati di investimento garantiti (GIC) hanno registrato rendimenti più elevati con l’aumento dei tassi e potrebbero subire un calo di ‘redditività’, se i tassi di interesse dovessero scendere in linea con il recente taglio della Banca del Canada. Il rapporto tra gli oneri finanziari per le istituzioni finanziarie e il rendimento del risparmio non è strettamente lineare. In genere, però, le banche riducono il rendimento sui risparmi per compensare i tassi di interesse più bassi sui prestiti offerti. (V.G.)

 

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