mercoledì 28 Agosto 2024 | 16:17

Il giornale italiano 1° in Québec e in Canada

Pubblicità

ULTIM'ORA ADNKRONOS

Strage di Fiumicino, Elio Vergati: “Scattai foto attentato ma tremarella arrivò dopo”

(Adnkronos) – Il finanziere Antonio Zara, 25 anni, è a terra, in posizione prona. Sul volto ancora la bocca contratta in una smorfia di dolore. Accanto a lui, ma subito dietro, come in un macabro ordine di drammaticità, il comandante dell’areo incendiato e un operaio. Sono entrambi vestiti di bianco, quasi a prendere le distanze, in uno scatto scenograficamente perfetto, dall’attentatore che in abiti scuri li segue con la pistola in pugno. “Sapevo cosa stavo fotografando in quel momento, riconoscevo il valore storico di quanto si consumava davanti ai miei occhi, a nemmeno 50 metri di distanza. E non avevo paura, scattavo mentre Zara giaceva esanime a terra. Il tremore alle gambe è arrivato immediatamente dopo” racconta all’Adnkronos Elio Vergati. 

Storico fotografo in servizio nell’aeroporto ‘Leonardo da Vinci’ di Fiumicino, per quella foto in bianco e nero vanta un secondo posto al premio Pulitzer e al World Press Photo. “Oggi torno indietro a 50 anni fa. Alla corsa che feci dietro ai poliziotti scattati in direzione dell’aereo in fiamme, a quel giovane finanziere colpito dai proiettili alle spalle. Non avevo cognizione del pericolo, della paura: quando un fotografo ha lo scatto da fare non ha tempo per pensare ai rischi. Io poi sono sempre stato una persona tranquilla e forse questo mi ha aiutato. Pensavo solo a scattare, a immortalare quello che avevo davanti ai miei occhi. La tremarella è arrivata dopo, più o meno insieme al pensiero ‘Mamma mia, cosa ho appena visto?'”. 

Scene terribili, che Elio Vergati non ha mai dimenticato. E che avrebbe rivissuto, suo malgrado, non molti anni dopo. Ancora una volta a dicembre, il 27, 1985. “Di quel giorno ricordo i feriti, buttati a terra insieme ai morti. Aspettavano i soccorsi che sembravano non arrivare mai”. E oggi, esattamente 50 anni dopo il primo attentato e a quasi 38 dal secondo, cosa è cambiato? “Da 60 anni ho sempre lavorato nello scalo internazionale di Fiumicino – dice – e c’é una grande differenza tra come era prima e com’é oggi. Adesso è davvero difficile entrare con un’arma, c’é molta sorveglianza e credo sia improbabile che un attentato di quel tipo si ripeta”. (di Silvia Mancinelli) 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

NOTIZIE RECENTI

Inondazioni: come accedere agli aiuti del governo

Alla luce dei danni provocati dal passaggio della tempesta Debby, il 9 e 10 agosto scorsi, il Primo Ministro François Legault ha annunciato che il Québec estenderà il “Programma generale di Assistenza Finanziaria per i Disastri” (PGAF) per aiutare i proprietari e gli inquilini le cui abitazioni sono state allagate a causa dei rigurgiti fognari, o delle infiltrazioni legate al deflusso delle acque nei loro terreni. Attualmente.

LEGGI »
Online Shopping in BangladeshCheap Hotels in Bangladesh