OTTAWA – ‘Mala tempora currunt” per il Primo Ministro Justin Trudeau, che, oltre a dover gestire la spinosa questione dell’ingerenza elettorale cinese, con i Conservatori che reclamano una commissione d’inchiesta indipendente, deve fare i conti anche con un calo preoccupante dei consensi. Secondo un sondaggio reso pubblico lunedì 20 febbraio dall’istituto demoscopico Abacus, infatti, se si tornasse alle urne oggi il Partito Conservatore si attesterebbe attorno al 37% delle intenzioni di voto, un vantaggio considerevole sulla formazione politica del Primo Ministro, ferma al 29%. Molto indietro l’Ndp di Jagmeet Singh, che conquista appena il 18%, mentre il Bloc Quebecois sale al 7%. A discapito proprio dei Liberali, che nelle ultime due tornate elettorali hanno beneficiato proprio della spinta ‘quebecoise” per aggiudicarsi la maggioranza relativa in Parlamento. Nella Belle Province, invece, il voto liberale è in caduta libera, con le intenzioni di voto che non vanno oltre il 26%, ben sei punti percentuali in meno rispetto a un sondaggio realizzato lo scorso settembre. Al contrario, il partito di Pierre Poilievre è in rimonta (23%), con il Bloc Québécois che domina al 32% delle preferenze e l’NDP che annaspa al 10%.
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