Natale in due mondi distanti 13 ore di volo l’uno dall’altro: il primo a Milano con temperature sotto lo zero e umidità al 100%, il secondo a Singapore con temperature sui 30 gradi e umidità quasi sempre pure al 100% (è la stagione delle piogge). La differenza quanto ad attività natalizie tra la città italiana e quella asiatica è notevole e tutta a favore della città-stato, che è però di religione prevalentemente musulmana e taoista.
Durante il periodo natalizio (che inizia ai primi di dicembre) Singapore si riempie di luci ed alberi decorati. Nei negozi, nei centri commerciali e nelle piazze le canzoni natalizie vengono trasmesse in continuazione fino, si potrebbe dire, alla nausea. A Singapore in questo periodo c’è anche l’abitudine di portare dei coristi nelle piazze per intonare canti religiosi. Lì le piazze si trovano dentro i centri commerciali, in questo caso hanno anche la neve artificiale, oppure sotto i grattacieli (come nel caso di Piazza Asia). Poi alle varie feste di Natale organizzate dalle società per i loro impiegati, non manca mai un Babbo Natale con tanto di barba bianca e costume rosso.
A Milano, invece, al di fuori della zona di piazza Duomo, le decorazioni sono scarse, di musica natalizia nemmeno un po’. Nemmeno la famosa via Dante, che collega Cairoli (presso il Castello) a Piazza dei Mercanti (vicino al Duomo) ed è riservata ai pedoni, mostra indizi di gioia natalizia. A riscaldare gli animi ci pensano fortunatamente gli immancabili venditori di caldarroste (5 euro per 10 castagne) vicino alla galleria Vittorio Emanuele II e lungo il Viale Buenos Aires. Il sottoscritto ha avuto occasione di confrontare personalmente le due modalità con una visita a Milano il 4 dicembre ed una a Singapore il 7 dicembre. Ora non rimane che tornare a New York City per farne il resoconto, ma lo lasciamo per il Natale del 2023!