(Adnkronos) – È stato raggiunto l’accordo sul contratto del comparto Istruzione e Ricerca, che riguarda 1,2 milioni di dipendenti. Lo rende noto il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine del Consiglio dei Ministri. L’intesa, che verrà sottoscritta domani, prevede per i docenti un incremento medio pari a 100 euro, a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo.
L’accordo politico tra il ministero e i sindacati per il rinnovo del contratto degli insegnanti 2019-2021 è arrivato al termine di un incontro durato circa sette ore. Domani alle 14.00 all’Aran la firma definitiva della parte economica.
“Grande soddisfazione” per il via libera al contratto viene espressa dal ministro Zangrillo. “Si tratta di un accordo molto importante per una categoria che ha un ruolo centrale nella crescita del Paese – sottolinea -. Ringrazio Aran e i sindacati per il lavoro svolto, che ci permette di arrivare alla firma entro i tempi previsti”.
“L’incontro di oggi tra sindacati e ministro – commentano i segretari generali dei sindacati di categoria – segna una svolta decisiva nel confronto fra le parti per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca”.
L’accordo prevede “una prima sequenza contrattuale di natura economica, da definire nella giornata di domani con l’utilizzo delle risorse disponibili, finalizzato a liquidare entro dicembre gli arretrati maturati nel corso del triennio di vigenza contrattuale e a corrispondere una prima tranche di aumento alle retribuzioni del personale. E’ invece da mettere in collegamento con l’iter della Legge di Bilancio e con l’impegno del ministro a reperire risorse aggiuntive, la ulteriore sequenza contrattuale a completamento della parte economica del contratto, che garantirà alla categoria ulteriori 300 milioni in più nella parte di retribuzione fissa”.
“Un contributo importante alla conclusione del confronto – rilevano i sindacati – è venuto anche dallo stanziamento di un ulteriore budget di 100 milioni di euro (una tantum) che saranno resi disponibili con un decreto legge in corso di approvazione nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri. Secondo l’intesa, il negoziato prosegue sulla parte normativa, libero dall’urgenza della definizione della parte economica imposta dalle contingenze derivanti dall’aumento del costo della vita. Arretrati e incrementi concordati saranno corrisposti, con procedura straordinaria, a dicembre a tutto il personale del comparto. E’ stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stavano registrando proprio sulla partita delle risorse a partire dall’utilizzo dei 300 milioni, prima dirottati sui fondi MOF – sottolineano i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Gilda e oggi nella piena disponibilità del personale”. Domani quindi “la firma di un contratto che certamente rappresenta un passo avanti nella direzione giusta”.