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Sciopero generale illimitato al Cimitero Notre-Dame-des-Neiges

Colletti blu e bianchi senza contratto da 5 anni, management in impasse, cancelli chiusi e funerali bloccati

MONTRÉAL – Già nel 2007, una lite con gli addetti alla manutenzione e ai funerali aveva portato la direzione a indire una serrata, che spinse il sindacato a dichiarare lo sciopero generale. Circa 130 dipendenti sindacalizzati avevano scioperato. L’erba era cresciuta alta e circa 500 corpi erano stati messi in celle frigorifere, in attesa di essere seppelliti. Era stata avviata un’azione legale collettiva contro la direzione del cimitero. Le famiglie volevano che i lavoratori fossero considerati un servizio essenziale, quindi eventuali future controversie di lavoro non avrebbero fermato del tutto la sepoltura delle salme. La storia – dell’orrore – si sta ripetendo. Siamo al secondo sciopero a tempo indeterminato al cimitero di Notre-Dame-des-Neige, che segue l’adozione di un mandato di sciopero generale illimitato del novembre 2022. Una sessantina di colletti blu sono senza contratto di lavoro e il Syndicat des travailleuses et des travailleurs du cimetière Notre-Dame-des-Neiges (STTCNDDN-CSN) ha avviato i negoziati. Ma stavolta anche i colletti bianchi, 17 membri dell’Unione degli impiegati del cimitero (Syndicat des employées et employés de bureau du Cimetière Notre-Dame-des-Neiges-CSN) sono in sciopero generale a tempo indeterminato, dall’autunno scorso. Pare che il datore di lavoro “si ostini a bloccare le trattative e ad intimidire i suoi membri”, come si legge dagli striscioni delle proteste. Il Cittadino Canadese ha incontrato Marilena Laezza, Italo-canadese di origini molisane, impiegata amministrativa del cimitero Notre-Dame-des-Neiges da 18 anni, punto di riferimento per la Comunità italiana e spesso porta-voce del disagio con i media. “Lavoro al Notre-Dame-des-Neiges dal 2005, mi occupo dei mausolei, foto, scritte, ornamenti. Il nostro contratto collettivo, per gli amministrativi, è finito nel gennaio 2018. Per gli altri operatori che lavorano all’esterno per i funerali e la manutenzione la convenzione collettiva è scaduta nel gennaio 2019. È da 5 anni che proviamo a negoziare, abbiamo incontrato i direttori 70 volte per cercare di trovare una soluzione. La società proprietaria del cimitero è cattolica, è praticamente la Chiesa. Non lo possono vendere perché i loro beni sono protetti da una legge storica. Dicono che non hanno i soldi, ma sono gli stessi proprietari della Basilique Notre-Dame de Montréal… che è un’attrazione turistica a pagamento! Hanno tagliato i posti, in ufficio eravamo 24 e adesso siamo 13, a volte al massimo in 17. Anche tra i colletti blu hanno tagliato il 20% del personale. Facciamo tanti straordinari, c’è molto più da fare… Incontriamo famiglie che stanno male, noi ci mettiamo il tempo e il cuore, ma è da 5 anni che non vediamo un aumento e il management ci propone un 1%…”. Il management con cui i sindacati combattono è principalmente composto da Padre Miguel Castellano, Presidente del Consiglio di amministrazione de La Fabrique de la paroisse Notre-Dame de Montréal, Jean-Charles Boily, Capo direttore, e Éric Choinière, direttore delle vendite e del servizio alla clientela. Marilena ci spiega che sono state assunte nuove persone – illegalmente – per coprire le funzioni degli scioperanti: “Non hanno neanche il diritto di fare il nostro il lavoro e li pagano pure di più di noi. È incomprensibile quello che stanno facendo. Vogliono far saltare l’unione sindacale e che tutti se ne vadano. Il cimitero è chiuso al pubblico e le famiglie non possono visitare i loro cari. Si può entrare solo su appuntamento, ma non per rendere omaggio ai defunti. Qualche funerale si può fare a volte, ma dipende. Inumazione, tumulazione e cremazione sono ferme… i corpi sono nelle celle frigorifere. È terribile, ma noi dobbiamo pretendere rispetto per il nostro lavoro. Mi è stato detto addirittura che le nuove generazioni di italiani non vogliono più i mausolei… io conosco la mia comunità e so che non è così”. Ricordiamo che, fondato nel 1854, il Notre-Dame-des-Neiges è il più grande cimitero del Canada. Aperto a tutte le fedi, assicura il riposo di quasi un milione di defunti e possiede un importante patrimonio botanico e storico-paesaggistico.

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