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Sanremo 2024, The Kolors: “Avere identità sonora è quello che abbiamo sempre sognato”

(Adnkronos) – Dal “Festivalbar con la cassa dritta” al palco dell’Ariston con l’amore “che non si può cantare in una strofa da otto”. Con i The Kolors, in gara alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con il brano ‘Un ragazzo una ragazza’ (Warner Music Italy) è subito tormentone con un sound riconoscibile che porta il marchio ufficiale della band. “Abbiamo letto un po’ di recensioni sul primo ascolto del brano e siamo felicissimi soprattutto perché si parla di ‘suono the Kolors’. Avere una propria identità sonora è quello che abbiamo sempre sognato e sapere che oggi quello che gira sugli articoli è il ‘suono The Kolors’ ci fa sentire ok al 100%” commenta Stash, frontman della band che, dopo 6 anni, torna sul palco dell’Ariston con un brano che porta con sé i suoni elettronici, il groove funky e la cassa in quattro dei quali ‘The Kolors’ hanno già fatto un marchio di fabbrica.  

Il brano, arrivato sul tavolo di Amadeus già l’anno scorso, è la fotografia di un primo incontro in cui ciascuna delle due parti deve trovare il coraggio di fare il primo passo, senza il supporto del digitale e dei social (‘Serve un’idea continentale/ Vorrei parlarti e mi vergogno come un cane’). La prima versione del brano, ovvero quella dell’anno scorso, “era in una fase embrionale – racconta Stash – ma quella di oggi è completamente diversa” e più in linea con l’evoluzione della band.  

Era, quindi, giusta l’intuizione di Amadeus di aspettare un anno per presentare il brano: “Ha avuto ragione su tante cose e mi sento di ringraziarlo perché ha abbracciato il nostro progetto con un pezzo che oggi veramente rappresenta al 100% la nostra band, in questo momento del nostro percorso e in questa forma. Le cose accadono quando devono accadere e speriamo che il pezzo arrivi a tutti”.  

Proprio come è successo a Italodisco che, la band conferma di non aver proposto al Festival l’anno scorso. La hit protagonista indiscussa dell’estate 2023 è, dunque, “arrivata dopo” e fatta uscire, per una decisione di team, “in tarda primavera a cavallo con l’estate, senza la minima aspettativa di quello che è poi successo”. “E’ incredibile – racconta Stash – come una canzone abbia avuto la forza di raccontare quello che è stato un progetto di anni di lavoro, di studio e che ha avuto momenti difficili” facendo riferimento sia alla nuova formazione della band che ai riscontri del pubblico. Con Italodisco “è arrivata la musica nella vita delle persone; è stata abbracciata veramente da tutti”.  

Sul periodo difficile, Stash commenta: “La prossima volta mi godrò i momenti di down perché saranno quelli che preparano il rinculo artistico. Senza quei momenti non avremmo avuto la convinzione di chiuderci in studio e provare a fare le cose gigantesche. Considero Italodisco un grande dolce di fine pasto dopo un mese abbondante di diete e palestra. Quel dolce lì è stato il più buono del nostro percorso”. Nonostante questo, però, con il pezzo sanremese “non volevamo ripetere Italodisco. Non consideravamo giusto il non far percepire la palette di suoni che la band in questo momento è in grado di proporre. Si deve sentire che in questo momento siamo questo e il nostro obiettivo è rimanere una band funk”.  

“Consideriamo Sanremo, soprattutto in questi anni, la vera Champions League nel pop – afferma Stash – Nel pop c’è chi ammette di voler fare Sanremo e c’è chi mente, proprio perché il Festival è l’albo d’oro della musica che vuole un pubblico ampio”. Quanto alla performance sul palco, la band promette grandi sorprese: “Abbiamo pensato che sarebbe bello sentire un’orchestra a Sanremo che suona le linee disco, e nella prova a Roma abbiamo toccato con mano questa cosa. E’ stata una cosa incredibile che ha allargato ancora di più l’orizzonte della sonorità del brano”. Non trapela alcun nome di chi accompagnerà la band nella serata duetti, ma una cosa è certa: “Abbiamo la persona che volevamo e siamo felici per questo”. E sulla cover le idee sono chiare: “Facciamo vedere anche un’altra anima, ma super coerente con il nostro racconto. Tocchiamo delle opere, dei capolavori che restano ancora oggi contemporanei”. 

I The Kolors sono diventati noti nel 2015 vincendo la quattordicesima edizione del talent show ‘Amici’. Non poteva quindi mancare un ringraziamento speciale a Maria De Filippi: “Maria è la vera mamma di questo progetto artistico. Ha creduto in noi. La sento spesso ed è la prima persona a cui mi rivolgo quando ho bisogno di un consiglio”.  

Dopo il Festival di Sanremo, The Kolors torneranno anche dal vivo con due appuntamenti ad aprile e a giugno: il 3 aprile il concerto al Forum di Assago di Milano e il 20 giugno quello all’Auditorium Parco della Musica – Cavea di Roma. Il 2024, dunque, per la band sarà anche l’anno del primo Forum: “Ci stiamo lavorando tanto perché quello è il momento in cui veramente riusciremo a dire grazie a tutte le persone che in questo momento glorioso del nostro percorso ci stanno dando la possibilità di fare quello che abbiamo sempre sognato di fare”. 

“Nel 2015 dopo Amici – racconta Stash – c’era stata la possibilità di fare qualche palazzetto ma per fortuna abbiamo aspettato. Mi sento di dire che questo è il momento migliore perché abbiamo la possibilità di raccontare più fasi del nostro percorso e sarà veramente una grande festa”. Quanto al nuovo album, Stash risponde: “Sarà una decisione di team e non sappiamo dire se uscirà a breve o ci vorrà ancora qualche mese. Quello che posso dire però è che nel 2024 uscirà un bel po’ di musica The Kolors”. 

(di Loredana Errico) 

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