Si è chiusa con la vittoria a sorpresa del cantautore toscano la 67esima edizione del Festival. Sul podio anche Mannoia e Meta. È Lele il vincitore delle Nuove Proposte
ROMA – Francesco Gabbani è il re di Sanremo. La sua travolgente “Occidentali’s Karma” trionfa a sorpresa al Festival battendo la strafavorita Fiorella Mannoia, seconda, e la rivelazione Ermal Meta, terzo, nella finalissima a tre. Solo un anno fa aveva vinto nella sezione giovani con “Amen”, ora conquista l’Ariston con un pezzo frizzantissimo e scenografico, grazie pure allo scimmione già virale, e supera contro tutti i pronostici la grande delusa Mannoia. È la prima volta nella storia del Festival che un cantante vince due volte di fila, prima come Nuova proposta e poi come Big. Al verdetto della tarda notte ha contribuito per il 40% il televoto, per il 30% ed il 30% la giuria demoscopica e quella di qualità. Ermal Meta si consola con il premio della critica “Mia Martini”, appassionata dedica anti-violenza a sua madre (“Vietato morire”), mentre a Fiorella Mannoia resta il premio della sala stampa “Lucio Dalla” assegnato da radio e tv e il “Sergio Bardotti” come miglior testo (di Amara e Mineo). Spunta Al Bano per il premio “Bigazzi” come miglior arrangiamento per “Di rose e di spine”. Gabbani porta a casa anche il premio “Tim Music”. Giusto così: era il pezzo più moderno nel terzo Festival di grandi ascolti per Carlo Conti in tandem con Maria De Filippi: la media è stata di 12 milioni 22 mila spettatori con il 58.4%. Si tratta del miglior risultato dal 2002. Per il resto la classifica vede: 16º Clementino, 15º Alessio Bernabei, 14ª Chiara, 13º Marco Masini, 12º Lodovica Comello, 11º Michele Zarrillo, decimo Samuel, 9º Bianca Atzei, 8ª Elodie, 7º Fabrizio Moro, 6º Sergio Sylvestre, 5ª Paola Turci e 4ª Michele Bravi.
LE EMOZIONI DELLA SERATA FINALE
Il duetto virtuale tra Zucchero e Luciano Pavarotti sulle note di Miserere chiude idealmente, sul filo dell’emozione, un festival che si era aperto con l’omaggio di Tiziano Ferro a Luigi Tenco. La standing ovation del pubblico e la commozione sul volto del bluesman – per la prima volta superospite ‘internazionale’, a far pace con un evento che non l’ha mai premiato – suggellano una performance destinata a restare nella storia di questa edizione. A segnare la finale, anche la presenza all’Ariston di Maurizio Crozza che, non più ‘protetto’ dal videocollegamento, fa irruzione in teatro e ha dei nei panni del senatore Antonio Razzi, una delle sue maschere cult. Torna anche Geppi Cucciari che scuote il festival schierandosi con la sindaca di Roma Virginia Raggi contro il titolo sessista di Libero (“Je suis patata bollente”) e invocando la verità sul caso Regeni (“Dopo un anno non abbiamo ancora capito perché è morto”). L’Ariston balla con Alvaro Soler e accoglie anche Rita Pavone, premiata per una carriera più che cinquantennale, che canta ‘Cuore’, ed Enrico Montesano, che rievoca i tempi in cui si tornava a casa dal lavoro per seguire il festival e cantare, “mentre oggi se canta poco perché non c’è più lavoro”. Toccante, nel prologo della serata, l’esibizione dei Ladri di carrozzelle, la band nata 28 anni fa e formata da giovani con diverse abilità, che dedicano l’inno ‘Stravedo per la vita’ all’ex componente Piero Petrullo, suicida pochi giorni fa.
LELE è il vincitore delle Nuove Proposte
Lele, uno degli allievi dell’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi, ha vinto nella categoria “Nuove proposte” grazie al brano “Ora mai”. Nato nel 1996, nel 2015 Raffaele Esposito, in arte Lele, partecipa alla terza edizione di The Voice of Italy nella squadra di J-Ax, ma viene eliminato durante il secondo Live Show. L’anno seguente partecipa ad Amici di Maria De Filippi classificandosi quarto dietro Sergio Sylvestre, Elodie e il ballerino Gabriele Esposito.
I SALUTI DI CARLO E MARIA
Carlo Conti fa ‘I migliori anni’ ed elenca gli ‘Io che’. “Io che Maria e Carlo, Carlo e Maria, io che non posso più fare due passi perché tutti mi chiedono il portachiavi… Io che sono figlio unico, finalmente ho trovato una sorella”. Risponde Maria: “Grazie, anche per me sei un fratello, ti voglio bene. E voglio ringraziare la Rai: ho scoperto che in un’azienda di Stato lavorano tanti professionisti e con tanta vera professionalità”.