Dopo otto anni, Sandra Crescenzi ritorna al CLDV. Questa volta in veste di Direttrice generale e invita tutti ad unirsi “alla nostra Comunità italiana”
MONTRÉAL – Il Centro Leonardo da Vinci (CLDV) rappresenta l’essenza della Comunità italiana di Montréal. È, infatti, un omaggio all’italianità dei suoi membri provenienti da tutte le regioni della penisola che si sono stabiliti nella metropoli nell’ultimo secolo. È stato inaugurato nel 2002 ed è situato nel centro di Saint-Léonard, arrondissement che, per diversi decenni, è stato abitato perlopiù da italiani.
Recentemente, il Centro ha rinnovato il proprio organigramma. Sandra Crescenzi, dopo averci lavorato per quasi dodici anni ad inizio carriera, ritorna, dopo otto, nelle vesti di nuova Direttrice generale. Figlia di immigrati arrivati nel 1965 e provenienti da Ripi, un piccolo Comune in provincia di Frosinone, Sandra, felicemente sposata e madre di due bambini, ha iniziato il suo percorso di studi frequentando il Dawson College, dove ha ottenuto il DEC (Diplôme d’études collégiales) in Lingue e Letterature, per poi ottenere il Bachelor’s Degree in Leisure Studies (Studi per il tempo libero) alla Concordia University. Ha cominciato la sua carriera professionale proprio al CLDV, prima come Program Coordinator e successivamente come Director of Youth and Senior Programs. Ha collaborato anche con il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi per l’organizzazione della Settimana Italiana, oggi ItalFest MTL; ha anche avuto esperienze lavorative alla McGill University, in cui ha ricoperto mansioni di coordinamento amministrativo. Tutto questo prima di far rientro alla base, nella “mia casa”, come lei ha definito il Centro Leonardo da Vinci.
“Tornare al CLDV – così ha esordito nella nostra intervista la neo Direttrice generale – è un sogno che si avvera. Ho iniziato a lavorare qui nello stesso momento in cui il Centro ha aperto le porte per la prima volta nel 2002”. “Mi sento veramente bene e soddisfatta – ha proseguito – perché posso finalmente mettere a punto tutto ciò che ho sempre voluto per questa istituzione, ma che non potevo realizzare considerato il mio ruolo. Allo stesso tempo, mi sento a mio agio perché già conosco questa realtà avendo lavorato qui per più di undici anni. Avevo e ho tuttora una visione di questo posto che negli anni e con le diverse gestioni è un po’ cambiata, quindi, quando ho considerato l’idea di candidarmi per questa posizione, ho subito pensato a quello che avrei potuto creare”.
Sui progetti che le piacerebbe sviluppare ha evidenziato: “Il mio obiettivo primario è quello di riportare l’italianità al centro. Adesso, ci sono programmi veramente distanti dalla cultura italiana che hanno fatto perdere quella che era l’identità originaria di questa struttura. Per farlo, vorrei far avvicinare le persone, soprattutto i giovani, alla cucina italiana affinché certe ricette tradizionali non vadano perse; promuovere corsi della lingua del Belpaese e attività all’aperto; incentivare lo studio della musica e lanciare diversi spettacoli con artisti locali e italiani, sfruttando così appieno le potenzialità del nostro magnifico teatro; dare maggiore importanza alle celebrazioni nazionali come la Festa della Repubblica. In altri termini, intendo mantenere viva la multiculturalità presente a Saint-Léonard e, allo stesso tempo, promuovere la lingua e la cultura tricolori attraverso attività divertenti e coinvolgenti. Chi vi entra, deve percepire e respirare un’atmosfera italiana”. “Per adesso – ha precisato – stiamo definendo il programma annuale. Spero che, già nella seconda metà dell’anno, si possano offrire al pubblico delle novità. L’idea è quella di programmare diversi eventi per ogni mese”.
Sandra Crescenzi ha espresso le proprie sensazioni al suo rientro al Centro: ”Sai quell’emozione che si prova quando entri in luogo conosciuto, una seconda casa a cui sei tanto legato? Ecco, mi mancava questo calore quando sono rientrata dopo otto anni di assenza. E io vorrei favorire proprio la trasmissione di questa sensazione: Chiunque decida di entrare nella nostra comunità, deve essere accolto, deve sentirsi a casa”.
A Montréal, così come in tutto il Québec, stiamo assistendo, negli ultimi anni, a una ripresa della valorizzazione della lingua e della cultura italiane. Non è un caso che la neo Direttrice generale del Centro Leonardo da Vinci abbia deciso di muoversi in questa direzione, in linea con le altre istituzioni italiane presenti nel territorio provinciale, confermando così, ancora una volta, il trend positivo circa lo sviluppo del Made in Italy, nelle sue variegate sfaccettature, in Canada e nel mondo.
Buon lavoro, Sandra!