(Adnkronos) – “Per noi è stata l’estate migliore di sempre. Ryanair in Italia è cresciuta fino ad avere un market share del 40%, con un incremento rispetto all’estate pre-Covid del 2019 pari al 115%; ha attualmente 90 aeromobili base Italia, 25 in più nel post-Covid. Un’estate, questa del 2022, che ci ha visto essere come sempre anche pionieri bloccando il carburante a un prezzo molto conveniente, e questo ci ha permesso di mantenere sempre le nostre tariffe molto basse”. Ad affermarlo ad Adnkronos/Labitalia Mauro Bolla, country manager per l’Italia di Ryanair.
“Approcciandoci alla stagione invernale, la situazione appare sicuramente – avverte – ancora molto incerta, vedrà ancora tante tensioni internazionali non definite, dalla guerra in Ucraina, di cui nessuno conosce l’esito, a un possibile ritorno del Covid e fortunatamente i vaccini hanno reso tutto molto più gestibile, fino alla dinamica dell’inflazione e all’aumento del costo dell’energia. Noi anche per l’inverno abbiamo ribloccato il fuel, chiaramente a un prezzo superiore rispetto all’estate”.
“Proprio per questo, non si può parlare di ‘end of the low cost’, anzi l’Italia è diventato il primo mercato in Europa per presenza di compagnie low cost, superando il Regno Unito, e Ryanair in questo mercato detiene il 40%. Certamente, nel tempo un leggero aumento del costo del biglietto si vedrà, ma parliamo di passare in media da 40 euro a 50 euro nell’arco di cinque anni. Dunque, non si intravvede una ‘end of low cost’, tutt’altro”, conclude.