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Russia, continua offensiva Ucraina nel Kursk. Zelensky: “Preso il controllo di Sudzha”

(Adnkronos) – Continua l’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi che le forze ucraine hanno preso il controllo della città russa di Sudzha, oltre una settimana dopo che le forze di Kiev hanno lanciato un’incursione transfrontaliera nel Kursk. Le forze di Kiev sono nella città, situata a 105 km a sud-ovest della città di Kursk, da mercoledì scorso, ma questa è la prima conferma da parte del presidente ucraino che il suo esercito l’ha catturata.  

Il capo dell’esercito ucraino Oleksandr Syrskyi ha detto che le truppe ucraine sono avanzate di 35 chilometri attraverso le difese russe dall’inizio del loro assalto a sorpresa, prendendo il controllo di 1150 chilometri quadrati di territorio e 82 località. 

Syrskyi ha detto che a Sudzha è stato istituito un ufficio del comandante militare “per mantenere la legge e l’ordine e soddisfare i bisogni prioritari della popolazione nei territori controllati”. 

Secondo Mosca, le forze armate russe hanno riconquistato il villaggio di Krupets nella regione di Kursk. Ad affermarlo, stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa russa ‘Tass’, è il ministero della Difeso russo. L’esercito russo ha liberato anche la località Martynovka dalle forze armate ucraine.  

I tentativi di sfondare in profondità nel territorio russo nelle aree di Varvarovka, Safonovka, Sheptukhovka, Kauchuk, Alekseevsky e Matveevka sono stati sventati dall’esercito russo, sostiene Mosca. 

Il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha inoltre riferito che lo Stato Maggiore ha preparato un piano d’azione nella regione di Belgorod, anche per migliorare l’efficacia del sistema di comando e controllo insieme ad altre forze dell’ordine. 

I danni all’ambiente in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio 2022 supererebbero i 60 miliardi di dollari. E questi numeri sarebbero in crescita. A sostenerlo, secondo quanto riferisce ‘Ukrinform’, è stato il ministro della Protezione ambientale ucraino Ruslan Strilets nel corso di una riunione con il capo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Oleh Kiper e il ministro dell’Ambiente della Moldavia Sergiu Lazarenko. “Ad oggi, abbiamo già più di 5,5 mila casi di crimini contro l’ambiente ucraino da parte del nemico. Le perdite totali superano già i 60 miliardi di dollari Usa e questa cifra, purtroppo, non fa che crescere”, ha detto Strilets. 

Il ministro ha sottolineato che le conseguenze dei reati ambientali si estendono ad altri Paesi, tra cui la Moldavia e la Romania. Il ministro ha ricordato il caso di un incendio su larga scala in uno dei porti della regione di Odessa, il cui fumo ha inquinato l’aria sul territorio della Moldavia. 

Intanto arrivano nuove rivelazioni su Nord Stream. Secondo una nuova ricostruzione del Wall Street Journal, il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2 avvenuto nel settembre 2022 sarebbe stato finanziato da alcuni imprenditori ucraini e organizzato dallʼesercito. 

Secondo il Wsj, che accusa il generale Valeri Zaluzhny, attualmente ambasciatore di Kiev a Londra, di essere il regista dell’operazione, il presidente Zelensky, inizialmente a favore del piano, avrebbe cercato senza successo di fermare tutto, in seguito alle pressioni della Cia.  

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