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Roma k.o. ai rigori, Siviglia vince Europa League

(Adnkronos) –
Il Siviglia batte la Roma 5-2 dopo i rigori in finale di Europa League e conquista il trofeo per la settima volta. Dopo i tempi regolamentari terminati 1-1 – per il gol di Dybala e l’autorete di Mancini – e i supplementari che non cambiano il risultato dopo 146′ di gioco complessivo, epilogo dal dischetto. Sbagliano Mancini e Ibanez, vince il Siviglia. Mourinho perde la sua prima finale europea. 

I rigori – Ocampos (S): gol; Cristante (R): gol; Lamela (S): gol; Mancini (R): parato; Rakitic (S): gol; Ibanez (R): palo; Montiel (S): gol. 

La Roma parte con atteggiamento aggressivo e conquista subito un corner, scontro aereo tra Gudely e Ibanez senza conseguente apparenti per entrambi i calciatori. Il Siviglia si assesta e comincia a tessere la rete di passaggi, con una manovra compassata affidata al metronomo Rakitic. Al 12′, prima colossale chance per la Roma. Dybala innesca Celik, che mette in mezzo un pallone eccellente per Spinazzola: il rigore in movimento è centrale, Bounou può respingere. 

La Roma, con un eccellente Matic in mezzo al campo, detta il ritmo e tiene l’iniziativa. Il Siviglia non alza il pressing e si limita ad attendere gli avversari. Gli andalusi sbagliano al 35′ e vengono puniti. Mancini imbuca per Dybala, che si infila tra le maglie della difesa iberica e incrocia di sinistro: Bounou battuto, 1-0 per i giallorossi. Il Siviglia prova a reagire e crea la prima occasione della sua partita al 43′. Corner da sinistra, Fernando è libero di colpire di testa da pochi passi: palla alta. In pieno recupero, spagnoli vicinissimi al pareggio. Rakitic spara di sinistro da 20 metri, palo pieno. 

Il secondo tempo propone un copione diverso rispetto alla prima frazione. La Roma arretra il baricentro, lasciando spesso isolati Abraham e Dybala. Il Siviglia, che getta nella mischia Lamela e Suso, si insedia nella metà campo giallorossa: Telles al 51′ può calciare dall’interno dell’area, mira imprecisa. 

La pressione iberica viene premiata al 55′. Navas sfonda a destra e crossa, Mancini devia in modo maldestro: autogol, 1-1. La Roma riesce a rialzare la testa con una palla inattiva, al 66′ spreca un’enorme doppia opportunità in mischia. Abraham da due passi non riesce a superare Bounou con un tocco di destro, il pallone finisce a Ibanez che riesce nell’impresa di mancare la porta con una conclusione sgangherata. La partita dell’esausto Dybala finisce, la Roma fatica a uscire dalla propria metà campo. Al 77′ episodio nell’area giallorossa. Ocampos va giù dopo l’intervento di Ibanez, l’arbitro Taylor assegna il rigore ma viene richiamato dal Var: penalty cancellato. 

Il direttore di gara non brilla nella fase cruciale della gara. Un tocco di mano di Fernando nell’area spagnola non viene giudicato falloso né rivisto al monitor, un fallo di Rakitic da potenziale giallo – il secondo – non viene punito con l’ammonizione e alla parata strepitosa di Bounou sulla girata del neontrato Belotti non segue il corner. Il ritmo cala e il match si avvia verso i supplementari. Si va all’overtime dopo un brivido in extremis: Rui Patricio balbetta sul sinistro insidioso di Suso ma la Roma non paga dazio. 

La stanchezza si fa sentire, le squadre faticano a imbastire azioni degne di nota. Il possesso palla del Siviglia è sterile, la Roma si limita ai lanci lunghi per Belotti: i due portieri sono spettatori. Il secondo supplementare si chiude con il colpo di testa di Smalling che si spegne sulla traversa. Dopo 146′ di gioco – grazie ad un interminabile recupero complessivo – la partita più lunga di sempre va ai rigori. Mancini e Ibanez sbagliano, il Siviglia vince l’Europa League. 

 

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