Serie A | di Mattia Carlomagno
Il big-match della 12ª giornata proponeva il derby di Roma, dove a spuntarla sono i giallorossi. Continuano a vincere Inter e Fiorentina, che mantengono la vetta della classifica. Il Napoli tiene il passo, frena il Milan, mentre la Juventus infila la seconda vittoria di fila. Sorprende il Sassuolo, che batte il Carpi. Funziona la cura Donadoni a Bologna: Verona nel baratro
In un Olimpico deserto nelle curve, va in scena un derby pomeridiano, in cui Roma e Lazio si sfidano per obiettivi differenti: i giallorossi a caccia della vittoria per rimanere attaccati al treno delle prime, i biancocelesti a caccia del successo scacciacrisi, dopo 2 sconfitte in campionato. La Roma parte subito forte, mettendo in apprensione la difesa laziale, con Dzeko, supportato da Gervinho, Salah e Iago Falque. E’ proprio il gigante giallorosso a sbloccare la situazione: dopo un fallo di Gentiletti su di lui, nettamente fuori area, Tagliavento assegna clamorosamente il penalty: Dzeko trasforma, ed è 1-0 Roma al 10′. La Lazio prova a reagire, ma è sfortunata quando colpisce un incrocio con un ispirato Felipe Anderso; la Roma però non ci sta e risponde, ma il risultato è il medesimo: palo di Naingollan, dopo una rasoiata da fuori area. La partita inizia a diventare scorbutica, con tanti falli ed ammonizioni. Ma al 63′, Gervinho si invola in contropiede, con Basta che può solo attaccarsi alla sua maglia per seguirlo, e trafigge Marchetti: 2-0. Roma e Chiesa riportata al centro del villaggio (cit. Garcia). Le capoliste Inter e Fiorentina vincono, entrambe in trasferta. I nerazzurri, nel lunch match contro il Torino, confermano la regola dell’1-0, il settimo in questo campionato, e battono con un gol di Kondogbia la squadra granata, soffrendo però nella ripresa, salvati dal solito super Handanovic. La Viola, invece, batte a Marassi la Sampdoria, che in casa non aveva ancora applaudito nessun vincitore, con una prova d’autorità: Ilicic, su rigore, e Kalinic regalano alla squadra di Sousa un’altra domenica in vetta, ora in casa Fiorentina si pensa in grande. Altra vittoria quella del Napoli, che batte a domicilio una Udinese mai arrendevole, grazie al gol del solito Higuain, assoluta star della squadra di Sarri. Importante vittoria anche della Juventus, che in quel di Empoli, passa addirittura in svantaggio, causa gol di Maccarone, facendo tornare i fantasmi tra i tifosi bianconeri. Ma la squadra di Allegri non si scompone, inizia a macinare gioco ed in soli 6 minuti ribalta la situazione con Mandzukic, prima, ed Evra, poi. Nel secondo tempo i bianconeri rischiano di subire il gol del pareggio, ma con i cambi dalla panchina, Allegri aggiunge freschezza alla squadra, e Dybala mette il punto del 3-1, che permette ai bianconeri di infilare la seconda vittoria di fila. Rallenta, invece, la sua corsa il Milan, che deve rimandare la sua maturità. Infatti, contro l’Atalanta, la squadra di Mihajlovic andava a caccia della quarta vittoria consecutiva, ma a San Siro va in scena tutt’altro copione: la squadra di Reja domina in lungo e in largo la partita, non riuscendo a sfondare grazie soltanto ad uno strepitoso Donnarumma, che tiene a galla i rossoneri. Ora pausa, e poi classica contro la Juventus, allo Stadium. Continua a volare il Sassuolo, che in casa regola per 1-0 il Carpi di Castori, grazie ad un gol di Sansone, e si attesta, ormai dall’inizio della stagione, in zona Europa League. L’antidoto Donadoni sembra aver sortito gli effetti sperati in casa Bologna. Gli emiliani, infatti, centrano il secondo successo di fila, nell’anticipo della dodicesima, contro un Verona ormai ai minimi storici. Giaccherini e Donsah, nei primi 20 minuti, mettono il timbro alla partita: 2 partite, 6 punti, 5 gol fatti e 0 subiti per il Bologna targato Donadoni, la salvezza ora non è più un miraggio. Vittoria fondamentale anche del Palermo, che al Barbera batte con il minimo scarto il Chievo, grazie ad una zuccata in mischia di Gilardino, salvando così anche la panchina di Iachini, festeggiato al momento del gol rosanero dai suoi calciatori. Vittoria buttata al vento, invece, dal Frosinone, in una partita scoppiettante, ricca di colpi di scena. Il Genoa, infatti, va subito in vantaggio, grazie alla zampata di Pavoletti, ma la reazione dei frusitani non tarda ad arrivare ed in 8 minuti la squadra di Stellone ribalta tutto: Blanchard prima, con un gol in rovesciata da terra, e Diakitè poi, rimettono le cose a posto già nel primo tempo, con espulsione, nel mezzo di De Maio, che lascia il Genoa in 10. Ma proprio in inferiorità numerica, la squadra di Gasperini si compatta e trova il meritato pareggio con Gakpè, nell’ultimo quarto d’ora del match, lasciando con l’amaro in bocca i tifosi di casa.