Serie A | di Mattia Carlomagno
La nona giornata ha proposto uno scontro d’alta quota: Fiorentina-Roma. I viola, dopo la sconfitta di Napoli, avevano tanta voglia di risollevarsi subito in casa, mentre i giallorossi, dopo i 5 minuti di follia a Leverkusen, avevano l’obiettivo di prendersi la testa della classifica, dopo ben 3 anni. Inizio di partita a tinte giallorosse: 6 minuti e Salah, fischiatissimo, toglie dal cilindro un tiro a giro che batte Tatarusanu, per il vantaggio giallorosso. La viola si scuote, prova ad attaccare, ma Kalinic non è in serata ‘modalità San Siro’: fallisce un gol clamoroso. Gol sbagliato, gol subito? Eccone la dimostrazione: minuto 26, Gervinho si invola in contropiede e piazza la rete dello 0-2. La prima frazione termina qui. Nel secondo tempo il copione è facile da immaginare; Fiorentina a caccia del gol, Roma pronta a ripartire. Ma la serata no di Kalinic non aiuta Sousa, che così butta dentro anche Babacar: moto d’orgoglio del senegalese, che al 94′ sfodera un tiro a giro che batte l’incolpevole Szczezny: 1-2 il risultato finale, e testa della classifica per Garcia e la sua Roma. Esame di maturità superato dal Napoli contro il Chievo. Negli scorsi campionati, le piccole avevano rappresentato il tallone d’Achille dei partenopei, ma con Sarri sono cambiati spartito, sinfonia e risultati. Il tenore in casa azzurra si chiama: Higuain, il pipita prima fa a pugni con il palo, ma poi al 59′ anticipa Gamberini e batte Bizzarri, regalando la quarta vittoria di fila al Napoli ed il secondo posto in campionato. Sussulto d’orgoglio anche per Juventus e Milan. I bianconeri, costretti a vincere per non perdere altro terreno, spazzano via l’Atalanta con un super Dybala, il vero diez di questa squadra, autore del vantaggio e dell’assist per il raddoppio di Mandzukic. Unica nota stonata il rigore fallito da Pogba, che avrebbe potuto dare una sterzata importante al francese. Il Milan, invece, archivia la pratica Sassuolo soltanto al minuto 86, grazie a Luiz Adriano, che in un colpo solo cancella la maledizione del numero 9 e regala tre punti ai rossoneri. La Lazio all’Olimpico si conferma squadra imbattibile, 5 vittorie in altrettante gare. Secco 3-0 al Torino di Ventura, con Felipe Anderson in grande spolvero, autore di una prestazione convincente. Se Pioli riesce a migliorare anche il rendimento esterno della squadra, beh ci sarà da stare attenti all’Aquila Olimpia. Un mese fa l’Inter era prima in classifica incontrastata, ed oggi? Dopo tre pareggi ed una sconfitta, Mancini non riesce a ripartire, colpa anche di quel violino che Gilardino ha tanta voglia di suonare ancora. Inutile, infatti, il gol del vantaggio di Perisic, ma se in casa nerazzurra il migliore è Biabiany, qualche domanda dovrebbero iniziare a porsela alla Pinetina. Vittorie spazza-critiche per Sampdoria, Bologna ed Udinese. I blucerchiati calano il poker nel lunch match, facendo sprofondare il Verona in ultima posizione, a secco ancora di vittorie. A decidere il match sono i 3 tenori della Sampdoria: Eder, Muriel e Soriano fanno tutto gol, assist e giocate da urlo, che illuminano Marassi. Il Bologna si aggiudica il derby contro il Carpi nell’extra-time, con un gol di rapina, stile Pippo Inzaghi, di Masina, che salva così la panchina di Delio Rossi: 1-2 il risultato finale a favore dei felsinei. Respira anche Colantuono, che grazie ad una punizione di Lodi batte il Frosinone, conquistando così la prima vittoria nel nuovo stadio friulano. Nel primo anticipo della giornata, invece, prova autoritaria dell’Empoli di Giampaolo, che batte il Genoa per 2-, in virtù dei gol di Krunic e di Zielinski. Nemmeno il tempo di godere del primo posto, che la Roma dovrà subito ricaricare le pile per cercare di consolidare il primato contro l’Udinese mercoledì, nel turno infrasettimanale. Si attendono segnali di conferma anche da parte di Napoli, Juventus e Milan. Sotto osservazione anche l’Inter, che nel match di martedì sera contro il Bologna avrà l’obbligo di tornare alla vittoria, per non aumentare i dubbi attorno alla squadra di Mancini.