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Renzi ritira le Ministre, si apre la crisi di governo

Il Presidente Mattarella aveva lanciato l’appello a “uscire subito dall’incertezza” visto lo stato di emergenza in cui si trova il Paese

ROMA – Crisi di governo atto secondo. Dopo le minacce dei giorni scorsi a l’apertura di mercoledì del presidente del Consiglio che avanza la proposta di un “patto di legislatura” invitando a scongiurare un frattura nell’Esecutivo in un momento così delicato per il Paese, Renzi annuncia l’uscita della delegazione di Italia Viva dal Governo, dicendo però che ora la palla passa a Conte che ha creato “un vulnus nelle regole del gioco, delle regole democratiche”. Questo, in sintesi, il film della giornata (13 gennaio 2021):

– L’apertura del presidente del Consiglio e l’appello di Mattarella: “Una crisi? Spero di no”, ha afferma Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda dei giornalisti al suo rientro a Palazzo Chigi dopo essere stato al Quirinale da Mattarella. “Oggi ho chiesto un colloquio con lui per aggiornarlo del fatto positivo dell’approvazione del Recovery. La bozza ci consente di andare avanti in questo progetto”, ha aggiunto. E a proposito della possibilità di una crisi per un eventuale strappo di Renzi, il premier osservava: “Ho sempre detto che il governo può andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza”. “Credo che una crisi non sarebbe compresa dal Paese in un momento in cui ci sono tante sfide”, ha sottolineato Conte. “Le persone ci chiedono di continuare”, ha assicurato il Premier. “Io fino all’ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L’interesse dei cittadini viene prima di tutto”. ” Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte era salito al Quirinale per riferire sulle decisioni del Consiglio dei ministri di ieri e sullo stato dei rapporti della coalizione. E il presidente Mattarella aveva sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell’allarmante situazione causata dalla pandemia.

Ma Renzi rilancia e annuncia le dimissioni delle Ministre di Iv. Ma Matteo Renzi fa orecchie da mercante all’apertura di Conte e all’appello di Mattarella e nella conferenza stampa che aveva convocato nel tardo pomeriggio alla Camera annuncia le dimissioni delle ministre di Italia Viva Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto attaccando il governo e dicendo che “la crisi è aperta da mesi” e non l’ha aperta lui.

Le prese di posizione nella maggioranza.

“Massimo impegno per il bene dell’Italia, per creare fiducia e dare certezze alle persone. Per aumentare gli investimenti, creare lavoro, per un’Italia green e digitale. Per dare un futuro migliore ai giovani. Per un patto di legislatura”, ha scritto su Facebook il leader del Pd Nicola Zingaretti che dopo le dimissioni di Iv dal governo ha dichiarato: “Quello di Italia Viva è un errore gravissimo contro l’Italia. Abbiamo bisogno di nuovi investimenti, di combattere la pandemia e non di una crisi di governo”.

“Le dichiarazioni di Conte sono positive, va rilanciata in tutti i modi questa maggioranza politica. Italia viva raccolga la disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo”, ha scritto su Twitter il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci. “Bene le parole di Conte sulla maggioranza e sul patto di legislatura. Questo è il tempo dei costruttori”, ha commentato su Twitter l’altro capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio.

Le parole di Conte, dopo l’incontro con il Presidente Mattarella, interpretano lo stato d’animo del Paese. Siamo di fronte a prove terribili. La classe dirigente democratica deve sapersi unire per affrontarle al meglio nell’interesse dei cittadini. Ci sono le condizioni, dopo il buon lavoro con il contributo di tutti sul Recovery Plan, per definire un’intesa di fine legislatura, nei confini dell’attuale maggioranza che in questi mesi ha ottenuto risultati importanti”. Così con un post su Facebook Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, commenta le dichiarazioni di Conte al termine dell’incontro al Quirinale.

“È importante che l’Italia possa contare, soprattutto in questo momento, sulla stabilità del governo e sulla lealtà e disponibilità al confronto delle forze di maggioranza. Su queste basi si può continuare a lavorare a fare il meglio per il Paese. Le parole del presidente Conte sono dunque pienamente condivise dal Movimento 5 Stelle”. Così i capigruppo di Camera e Senato del M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri.

“Italia Viva ritira le proprie ministre dal governo nel momento in cui il Paese vive un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti. Non c’è nessun merito nella fuga dalle responsabilità. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a lavorare per i cittadini al fianco di Giuseppe Conte”, ha scritto su Fb il capodelegazione M5S e Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

“Mentre il Paese affronta con fatica, impegno e sacrificio la più grave crisi sanitaria, sociale ed economica della storia recente, Renzi sceglie di ritirare la propria delegazione di ministri. Credo che nessuno abbia compreso le ragioni di questa scelta”: lo ha scritto in un post il capo politico del M5s Vito Crimi.

Centrodestra: “Conte si dimetta, via maestra sono le elezioni”

“Il centrodestra chiede che il presidente del Consiglio prenda atto della crisi e si dimetta immediatamente o, diversamente, si presenti domani in Parlamento per chiedere un voto di fiducia”. Questo l’appello contenuto in una nota congiunta dei leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. “Se non ci sarà la fiducia – prosegue la nota – la via maestra per riportare al governo del Paese una maggioranza coesa ed omogenea, con un programma condiviso e all’altezza dei problemi drammatici che stiamo affrontando, resta quella delle elezioni”. Quindi, concludono, “Ci affidiamo alla saggezza del presidente della Repubblica per una soluzione rapida: i partiti del centrodestra ribadiscono con chiarezza la loro indisponibilità a sostenere governi di sinistra”.

I responsabili. Intanto al Senato è andata avanti per tutto il giorno la conta dei possibili “Responsabili” che potrebbero essere pronti a prendere il posto di Italia Viva a Palazzo Madama: si accredita l’uscita di 4 senatori dal gruppo di Renzi e ben 8 da Forza Italia. E sul punto è intervenuto anche Clemente Mastella chiamato più volte in causa da Renzi in questi giorni: “I responsabili? Qualcuno ce n’è, non so se in numero sufficiente, ma sono più di qualche unità, forse anche più di cinque…”. Esiste davvero l’idea di un governo Conte-Mastella, come sostenuto da Renzi? “Io non ne so niente, lo saprà lui, che vi devo dire. Lui mi cita per prendermi in giro, perché vuole svilire l’operazione di Conte. I Responsabili sono come l’amante: quando si scopre devi dargli dignità. Sono meno del necessario perché se non dai loro dignità politica rimangono nascosti”. Alla domanda sul numero esatto dei senatori disposti a sostenere Conte, Mastella aveva risposto evasivamente: “Non lo so, dipende se gli si dà dignità, non so se rimangono dormienti o si svegliano…”.

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