Il duro lavoro per essere bene informati
I nemici delle notizie oggettive ed imparziali sono gli estremisti dello spettro politico, sia da parte della sinistra che della destra. Oggigiorno, la radio, la tv, la stampa, il cyberspazio ed i testi alfanumerici dei cellulari sono zeppi di notizie faziose, di fake news, di notizie fuorvianti, disinformazione, pettegolezzi e propaganda. Inoltre, tutto ciò non fa altro che alimentare le teorie del complotto di entrambi gli schieramenti estremisti.
Ciò che è certo è che, ai giorni nostri, è più difficile trovare notizie imparziali. Anche l’economia delle notizie non aiuta, poiché premia i media che orientano il tipo di notizia in base a ciò che il pubblico vuole sentire.
L’unica soluzione potrebbe essere quella di leggere o ascoltare molteplici tipi di media, il che è laborioso, dispendioso in termini di tempo, tedioso e, non da ultimo, costoso. Personalmente, tendo a leggere o ascoltare i media locali durante i miei viaggi, ma la mia dieta regolare di notizie proviene principalmente dal “Wall Street Journal” (conservatore) ed il “New York Times” (progressista), stando attento, però, ad evitare le loro pagine dei commenti. Per alleviare la monotonia del “Times”, a volte leggo il “New Yorker”, sempre sinistroide, ma che ravviva i suoi articoli con vignette divertenti. Eppure, nonostante tutte le mie buone intenzioni, quando scrivo per i media generalisti faccio fatica a far sì che i miei pezzi vengano apprezzati in modo uniforme, indipendentemente da quanto mi sforzi di renderli imparziali.
Forse, il modo per sapere se un articolo è equilibrato o meno è quando le lamentele provengono da tutte le parti, indistintamente da sinistra e da destra. Rendere tutti scontenti sembra ora essere l’unico modo per garantire articoli imparziali.