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Rafforzata l’assistenza alle imprese per affrontare i mercati esteri

PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY

Si è svolta lo scorso 16 febbraio, presso il Ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), l’XI riunione della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione, con la partecipazione delle rappresentanze istituzionali, del sistema imprenditoriale e del mondo economico.

Un importante momento di approfondimento e condivisione sul tema del sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane nell’attuale contesto mondiale.

La strategia di sostegno pubblico all’export, infatti, è chiamata a adattarsi alle nuove sfide per offrire alle imprese strumenti ancor più idonei nel tutelarne gli interessi e promuoverne la crescita sui mercati esteri, attraverso quel proficuo e stretto raccordo tra istituzioni e sistema imprenditoriale che ha già consentito all’Italia di fronteggiare al meglio le fasi più critiche della pandemia. Anche se non di soli effetti della pandemia si tratta. Infatti, le variabili e le incertezze non mancano in tutti i settori ed i soggetti in campo intendono affermare una “credibilità nuova” ha dichiarato con estrema chiarezza il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Il sostegno delle istituzioni alla crescita delle imprese italiane sui mercati esteri è un obiettivo centrale della politica estera dell’Italia, che occorre perseguire attraverso un lavoro di squadra, mettendo a sistema le competenze del pubblico e del privato. Per questo un ruolo fondamentale lo giocheranno le reti degli uffici che il MAECI mette a disposizione attraverso la propria rete diplomatica e consolare e il network ICE.

Gli obiettivi che la Cabina di Regia si è data sono certamente ambiziosi ma è anche vero che è possibile fare affidamento sullo straordinario dinamismo delle imprese italiane, sulla loro capacità di innovare e di adattarsi con rapidità alle sfide.

Al termine della riunione è stato adottato un documento conclusivo redatto di concerto con tutti gli attori presenti, che fornisce le linee strategiche per il 2023, incluse le modalità di promozione del made in Italy e le priorità geografiche di azione. Nella nuova strategia per l’internazionalizzazione del tessuto produttivo italiano lo sguardo è rivolto innanzitutto al nostro vicinato, con un’attenzione particolare ai Balcani, al Mediterraneo e all’Africa, per poi allargare l’orizzonte a quei mercati ricchi di opportunità per le nostre imprese, come l’America Latina, senza trascurare i mercati “maturi” (Germania, Francia, Stati Uniti, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Giappone, Australia, Canada) dove l’Italia realizza la più grande quota delle sue esportazioni.

I dati su export e produzione dimostrano le grandi capacità di resilienza del sistema produttivo italiano, più di altri in condizione di reagire alle mutate condizioni. Infatti, nel confronto con i principali partner europei, l’aumento delle esportazioni italiane nei primi 10 mesi del 2022 (+20,8%) è superiore a quello della Germania (+14,4%) e della Francia (19,6%), mentre si mantiene un po’ inferiore a quello della Spagna (+23,6%). Anche se guardando ai saldi della bilancia commerciale nello stesso periodo, l’Italia registra un disavanzo di – 33 miliardi a fronte di un disavanzo di circa – 62 miliardi della Spagna.

Nel 2023 l’attività di sostegno pubblico all’internazionalizzazione dedicherà una rinnovata attenzione alla realizzazione di azioni di sistema privilegiando la valorizzazione di specifiche filiere produttive, riservando un occhio particolare al tema dell’economia circolare e della sostenibilità, settore nel quale l’Italia è leader con un tasso di utilizzo circolare degli input di produzione raddoppiato negli ultimi 10 anni e pari quasi al doppio della media europea. Un approccio, si legge nel documento, che consentirà di non limitarsi a promuovere solo prodotti ma un paradigma innovativo di fare impresa, presentando le filiere italiane, non solo come eccellenze nel panorama internazionale, ma anche come campioni in tema di sostenibilità, tradizione ecologica ed energetica.

Tutela e valorizzazione del Made in Italy saranno sviluppate in modo sempre più capillare, valorizzando le tipicità dell’offerta italiana con anche attività specifiche di assistenza alle imprese per consentirgli di operare in sicurezza sui mercati esteri tutelandole sulla proprietà industriale e la promozione dei prodotti tipici.

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