La delegazione italiana nella città di Québec

Una mozione presentata dal Premier Couillard e approvata all’unanimità, una conferenza tenuta dall’Ambasciatore d’Italia a Ottawa Cornado e dalla Delegata del Québec a Roma Renosto ed una cena ufficiale in Parlamento con Ministri e parlamentari di entrambe le sponde dell’Atlantico hanno celebrato lo storico anniversario della presenza istituzionale della Belle Province in Italia

Quebec city (di Vittorio Giordano) – “Nozze d’oro” per Québec e Italia, da 50 anni felicemente insieme. Il 28 ottobre scorso, nella cornice della suggestiva capitale nazionale, la Belle Province e l’Italia hanno celebrato mezzo secolo di fruttuosi rapporti istituzionali. Sono 50 anni, infatti, che esiste la Delegazione del Québec a Roma, come sottolineato il 27 maggio scorso dallo stesso Primo Ministro Philippe Couillard in occasione della sua visita ufficiale a Roma. Cinque mesi dopo, le celebrazioni si sono spostate nella capitale nazionale. A “dare il là” ai festeggiamenti è stato lo stesso Premier Couillard, che, nella mattinata del 28 ottobre, richiamando alla memoria l’arrivo del Reggimento Carignano-Salières del 1665 da un Paese “membro fondatore dell’Unione Europea, tra le più importanti economia d’Europa, dal passato immenso e che costituisce una parte della nostra identità”, ha voluto presentare personalmente una mozione (approvata all’unanimità dall’aula) per “salutare il mezzo secolo di amicizia e di relazioni tra il Québec e l’Italia”. Dopo una breve visita guidata all’Assemblea Nazionale, il cuore delle celebrazioni si è spostato all’Hotel Château Laurier, con una conferenza (dal titolo “Doppio sguardo su mezzo secolo di collaborazione italo-quebecchese e prospettive future”) a cui hanno partecipato diverse autorità quebechesi, tra cui il Ministro delle Relazioni internazionali e della Francofonia, On. Christine St-Pierre, e, per l’Italia, l’Ambasciatore a Ottawa, Gian Lorenzo Cornado, a capo di una delegazione composta, tra gli altri, dal Console Generale d’Italia a Montréal, Enrico Padula, dagli onorevoli Fucsia Fitzgerald Nissoli, Francesca La Marca, Salvatore Matarrese e Pierpaolo Vargiu, dal rappresentante del CGIE Rocco di Trolio e dalla presidente del Comites Giovanna Giordano; oltre che dal Presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi del Québec, Pino Asaro. Nel corso della conferenza, presieduta dallo stesso Ambasciatore Cornado e dalla Delegata del Québec a Roma, Amalia Daniela Renosto, sono stati affrontati gli aspetti della cooperazione bilaterale in campo scientifico e in materia di sicurezza pubblica, l’intesa in via di finalizzazione sulla conversione delle patenti di guida e l’avvio del dialogo in tema di riconoscimento dei titoli professionali e di sicurezza sociale. “Nel corso dei decenni – ha ricordato la St-Pierre – la relazione bilaterale Québec-Italia è maturata, si è diversificata, si è rinnovata e oggi sono fiera di sottolineare mezzo secolo di legami privilegiati tessuti nell’arco degli anni con il costante impegno di consolidare la cooperazione italo-quebecchese”. “I cinquant’anni direlazioni bilaterali che celebriamo oggi – ha detto Cornado, che ha sottolineato a più riprese il prezioso contributo fornito dalla folta Comunità italo-canadese allo sviluppo sociale, economico e culturale del Paese degli aceri – riposano su una storia straordinaria di amicizia e di cooperazione tra il Québec e l’Italia ed hanno generato diversi notevoli risultati. È il caso, per esempio, delle numerose opportunità di affari offerte alle imprese quebecchesi e italiane, come ‘ISD’ e ‘Astaldi’. I nostri sguardi – ha concluso, dopo aver ricordato le visite ufficiali in Québec di due Presidenti della Repubblica, Francesco Cossiga (1986) e Oscar Luigi Scalfaro (1997), a dimostrazione della solidità dei rapporti istituzionali – sono ora tutti rivolti verso l’avvenire, con l’ambizione di portare avanti questa fruttuosa collaborazione”. Dal canto suo, la Delegata del Québec a Roma, Amalia Daniela Renosto, ha ricordato le tappe caratterizzanti di questi 50 anni di rapporti bilaterali, specificando che, dopo Jean Lesage nel 1965, anche il Primo Ministro Robert Bourassa, nel 1975, si è recato in Italia, ricevuto dal suo omologo Emilio Colombo. Così come, nel 1977, è stato Giulio Andreotti a ricambiare la visita, accolto dal Premier René Lévesque, che a sua volta, poi, è volato a Roma nel 1983, ricevuto dal Presidente Pertini e dal Papa Giovanni Paolo II. Quindi è stata la volta del Premier Lucien Bouchard nel 2001, fino alla missione più recente del Ministro St-Pierre nel giugno scorso, ricevuto dal Sottosegretario agli Esteri, Mario Giro. La Renosto, che ha prefigurato la nascita di un gruppo di amicizia Québec-Italia per “arricchire le nostre relazioni politiche”, ha poi concluso augurandosi un “aggiornamento” delle relazioni bilaterali per consolidare le collaborazioni a livello “politico-parlamentari, culturali, economiche, turistiche, accademiche e scientifiche”. Anche alla luce dell’ “entrata in vigore dell’Accordo economico-commerciale globale tra Canada e Ue”. La lunga e proficua giornata di incontri si è conclusa con una cena ufficiale all’interno dell’Assemblea Nazionale, che ha visto la partecipazione di diversi deputati e Ministri quebecchesi, come Filomena Rotiroti, Rita De Santis, Marc Tanguay, Marie Montpetit, Martin Coiteux, Carlos Leitão, Kathleen Weil, Agnès Maltais, Robert Poëti e Gerry Sklavounos; oltre al presidente dell’Assemblea Jacques Chagnon ed al leader dell’opposizione ufficiale, Pierre Karl Péladeau. Una serata allegra e conviviale, impreziosita dalla simpatia contagiosa di Sœur Angèle e dai ritmi coinvolgenti di Marco Calliari.