(Adnkronos) – C’è anche un po’ di Italia nella partita tra la Francia e Tunisia che si gioca oggi al Mondiale in Qatar. Dopo essere entrato in campo contro l’Australia (4-1) e contro la Danimarca (2-1), Marcus Thuram, il figlio di Lilian, avrà l’occasione di mettersi in mostra. L’attaccante del Borussia Mönchengladbach, classe ’97, è nato a Parma mentre il padre giocava in Italia. Convocato in extremis da Didier Deschamps, ‘l’italiano’ dei Bleus, che è attualmente il secondo miglior marcatore della Bundesliga con 10 gol in 15 partite, cercherà di ripetere l’exploit del padre che nel 1998 vinse la coppa del mondo. In nazionale ha esordito contro la Finlandia in una partita persa dalla Francia a novembre 2020 per 2 a 0.
Thuram jr è stato chiamato così dai genitori Lilian e Sandra in onore dell’attivista giamaicano Marcus Garvey. Attaccante duttile, che può essere schierato come prima punta oppure come seconda, è un gigante di 1m92 che è veloce e abile nel saltare l’uomo. E’ un giocatore offensivo completo, che ha iniziato la sua carriera come esterno di centrocampo. Dopo un periodo nelle giovanili dell’Olympique de Neuilly e del Boulogne Billancourt, Marcus Thuram è cresciuto nel settore giovanile del Sochaux dove ha debuttato in prima squadra nel 2015 (37 presenze e 1 gol). Successivamente è passato al Guingamp e diventato centravanti collezionando in due anni 64 presenze e 12 gol. Nel 2019 l’arrivo in Germania al Borussia Mönchengladbach dove gioca tuttora (95 presenze e 31 gol).
Per raggiungere il padre, che è il giocatore con più presenze in nazionale (142) dovrà faticare ancora parecchio. Lilian Thuram, infatti, oltre alla Coppa del Mondo nel 1998 da protagonista (storica la sua doppietta contro la Croazia), ha vinto tra gli altri trofei la Coppa Uefa con il Parma nel 1999, una coppa Italia sempre con il Parma e due scudetti con la Juventus. Ai giornalisti che gli chiedevano nei giorni scorsi se si fosse stancato di essere affiancato al padre, Marcus Thuram ha risposto: “Ne ho abbastanza delle domande su mio padre? Volete la verità? Per niente. E’ mio padre. Lo adoro. Lo conosco da quando sono piccolo, da molto tempo. Non ho nessun problema a parlare di lui, sono orgoglioso”.