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Primavera 1943: in Europa, e non solo, infuria la guerra

a cura del Senatore Tony Loffreda

Senatore indipendente canadese (Québec)

 

Dopo aver subito una grave battuta d’arresto per mano delle forze alleate nel Nord Africa, di lì a poco le forze dell’Asse avrebbero dovuto affrontare un altro attacco coordinato e ben eseguito in Italia, un attacco che avrebbe contribuito ad aprire il Mar Mediterraneo alle navi alleate, costringendo la Germania a dispiegare le sue truppe su vari fronti e ad indebolire inevitabilmente le sue operazioni.

 

Il 10 luglio del 1943 le forze Alleate sbarcarono in Sicilia, vicino all’estremità meridionale dell’Italia: qui i canadesi svolsero un ruolo attivo e decisivo in uno sforzo militare congiunto passato alla storia con il nome in codice “Operazione Husky”.

Per 38 giorni, estenuanti e intensi, circa 25.000 soldati canadesi parteciparano alla Campagna di Sicilia che in tanti considerano un punto di svolta nella guerra che poi portò, alla fine di settembre, all’invasione Alleata dell’Italia e alla caduta del dittatore fascista italiano, Benito Mussolini.

 

Si trattò di un impressionante sforzo militare congiunto delle forze Alleate, nonché una delle più grandi operazioni marittime nella storia militare con quasi 3.000 navi in azione. Nel corso della Campagna, 1.664 soldati canadesi rimasero feriti, 84 soldati vennero fatti prigionieri e 562 pagarono il prezzo più alto.

 

È importante non sottovalutare il significativo contributo della Campagna di Sicilia alla fine della Seconda Guerra Mondiale nel 1945, motivo per cui, in onore del sacrificio e del coraggio di tutti coloro che hanno prestato servizio nell’Operazione Husky, il mese prossimo mi recherò in Sicilia per partecipare alla “Marcia per la Memoria e la Pace”.

 

Nel 2023 ricorre l’80° anniversario dello sbarco Alleato in Sicilia. Per l’occasione, una marcia di 325 km commemorerà coloro che combatterono e morirono nell’estate del 1943.

 

Parteciperò alla passeggiata inaugurale su un percorso permanente appena tracciato, che si snoda attraverso 23 centri abitati, da Pachino ad Adrano, tutti comuni che furono liberati dalla 1ª Divisione di Fanteria canadese e dalla 1ª Brigata corazzata canadese.

 

Si tratta di un percorso costruito interamente da volontari civili in Canada e in Sicilia che, come me, sono eternamente grati agli uomini e alle donne che, dando prova di grande coraggio, tanti anni fa hanno combattuto in Italia per la pace. 

 

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Le Comunità della Sicilia hanno abbracciato la Marcia e tutto ciò che questa rappresenta per loro. L’interesse e l’impegno dimostrati dai Comuni, dalle decine di scuole superiori e, soprattutto, delle forze armate italiane hanno rappresentanto una fonte d’ispirazione per il comitato organizzatore e per tutti i volontari impegnati a commemorare l’Operazione Husky.

 

Sarà un onore per me accompagnare questo gruppo di civili e veterani in un viaggio che mi piace definire il “Canadian Cammino”, mentre celebriamo questo importante evento nella storia militare canadese e onoriamo il sacrificio di tutti coloro che sono morti combattendo per la pace.

 

Il «Cammino», infatti, vuole ricordare umilmente quanto sia preziosa la pace e quanto sia importante assicurarci che la pace prevalga, perduri e si diffonda in tutto il mondo.  Spesso diamo per scontato di vivere in una società in cui pace, giustizia e libertà coesistono e sono il fondamento della nostra democrazia. In realtà, questi ideali sono fragili e meritano di essere difesi anche a costo di combattere.

 

Il conflitto in corso in Ucraina, così come le altre guerre sparse in altre parti del mondo, anche se lontane dalle nostre coste, devono farci riflettere su quanto siamo fortunati e benedetti a vivere in un paese come il Canada.

 

La «Marcia per la Memoria e la Pace», che ha richiesto diversi anni per essere realizzata, rappresenta anche un’opportunità per i cittadini del Canada e dell’Italia di onorare i nostri eroi caduti, di fare il punto sulle nostre ‘benedizioni’ e di guardare al futuro con fiducia. Questo viaggio di un mese è un ulteriore dimostrazione dei forti legami che uniscono le nostre due grandi nazioni e che rinvigoriscono le nostre relazioni. Spero che sarete in tanti a seguirci online il mese prossimo quando intraprenderemo questo viaggio per commemorare e onorare l’Operazione Husky e tutti coloro che hanno pagato il prezzo più alto per la pace.

Voglio anche cogliere l’occasione per augurare a tutti quanti voi un felice Canada Day e una splendida estate. Godetevi il sole, il barbecue in giardino e le onde calde del mare!  Siate buoni gli uni con gli altri!

 

 

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