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Potere alla parola

Questa settimana tre proposte teatrali tra (re)improvvisazione di classici greci, diritti civili e scrittura scrittura creativa. Infine, il potente “potere alla parola” degli afasici. La rubrica d’attualità culturale “Palcoscenico” vi è presentata da Fiorellino SnackBar.

 

Crediti foto: Arach’Pictures – Najim Chaoui © Théâtre de la LNI

I Classici del teatro re-improvvisati dalla LNI al Teatro Espace Libre

La Ligue Nationale d’Improvisation (LNI) aggiunge un’altra corda al suo arco con la presentazione di “L’usine de théâtre potentiel”, una pièce teatrale improvvisata di 90 minuti durante la quale cinque artisti uniscono la loro creatività. Prima dello spettacolo, il pubblico è invitato a votare su 250 combinazioni possibili, dalle luci ai suoni fino all’opera classica da reinterpretare in chiave moderna. Risultato: le performance, create sotto gli occhi del pubblico, si differenziano di sera in sera. Quando siamo andati noi, la prima sera (il 17 gennaio), abbiamo assistito ad una versione contemporanea dell’Edipo Re che si svolgeva tra Montréal e Chateauguay. L’esperienza si è rivelata piuttosto contraddittoria, tra una parte del pubblico che rideva e un’altra che in maniera quasi altrettanto sonora rimaneva interdetta. All’Espace Libre fino al 4 febbraio.

 

Crediti foto: © Suzanne O’Neill

Dix-quatre al Teatro La Licorne, profonda riflessione sulla libertà creativa all’epoca della nuova (e giusta) sensibilità sui diritti civili

Processo creativo VS diritti civili e sociali. Fino a dove ci si puo’ sentire liberi di creare senza urtare la sensibilità di tutte le società e comunità che rivendicano, con giusta causa, diritto di parola e rispetto per la loro identità e storia? È lo scontro che propone questo spettacolo in cui quattro autori si ritrovano a scrivere una nuova storia poliziesca per il piccolo schermo con i suoi tempi stringenti e gli importanti investimenti in gioco. Lo spettacolo ci trasporta quindi nel cuore di una spietata industria televisiva. Questa bolla creativa scoppia nel momento in cui un membro del team è vittima di razzismo da parte delle forze dell’ordine e vuole trarne ispirazione per costruire la trama. Diritti civili reali si mescolano alla fiction, sullo sfondo di una produttrice televisiva che governa senza pietà il suo team di creativi secondo gli umori di una società capace di esprimersi (quasi solo con cattiveria) attraverso la tastiera di un computer. Questa incisiva commedia satirica diretta da Didier Lucien mette in discussione il posto della verità e dell’impegno sociale nelle opere di finzione, mentre affronta frontalmente il razzismo sistemico. Da non perdere! Al Teatro La Licorne fino al 25 febbraio.

 

Crediti: RuGicomm / Émilie Dumais

Maurice al Théâtre d’Aujourd’hui: potere alla parola degli afasici

 

Immaginate di ritrovarvi dopo un infarto per il troppo lavoro che garantisce un alto reddito ma che vi succhia la vita. Al risveglio in ospedale, non siete più capaci di parlare e molte conoscenze che avete accumulato negli anni sono scomparse. Lentamente, dopo un anno riuscite a dire due parole e con molta difficoltà nel corso dei decenni recuperate solo una parte del linguaggio a causa dell’afasia (l’incapacità di parlare che può colpire tutti con l’avanzare dell’età anche se in forma leggera). Nel frattempo, avete perso il lavoro, gli amici, una parte della famiglia e anche la capacità di esprimere le emozioni. Questo è il mondo di Maurice, il protagonista della pièce omonima che si ispira ad un fatto reale. E Maurice vi farà capire che, in fondo, la vita è troppo importante e interessante per rimpiangere un passato dove aveva solo l’impressione di vivere. Maurice viene interpretato dall’attrice Anne-Marie Olivier (stupenda interpretazione) che invita ad ogni rappresentazione uno spettatore a interagire con lei, creando uno spettacolo diverso ogni volta, poiché l’invitato ha quasi lo stesso spazio teatrale di Maurice. Non perdete l’occasione di assistere a quello che rischia di essere uno degli spettacoli più interessanti della stagione. Al Théâtre d’Aujourd’hui fino all’11 febbraio.

 

 

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