(Adnkronos) – “Dopo la fase di rimbalzo post pandemico del Pil ci troviamo in una fase di rallentamento della nostra economia e di forte rialzo dell’inflazione. Però non condividiamo il pessimismo oggi prevalente sulle prospettive dell’economia internazionale e in particolare per quella italiana. Un pessimismo che traspare dalle previsione economiche di organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale che prevede per il 2023 una contrazione del Pil italiano dello 0,2%”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nell’illustrare a Palazzo Madama le linee programmatiche del dicastero, davanti alle commissioni congiunte Finanze della Camera e Finanze e Tesoro del Senato.
FIDUCIA CONSUMATORI E IMPRESE – “Come segnalato dall’Istat e dagli indici Pmi, dopo i cali estivi e all’inizio dell’autunno, la fiducia di consumatori e imprese ha recuperato a novembre, ed è fatto quasi unico nel panorama europeo” ha evidenziato il ministro dell’Economia.
MANOVRA 2023 – Sugli aiuti a famiglie e imprese “la manovra di bilancio predisposta dall’esecutivo ha inteso proseguire la politica di contrasto al caro energia e ha previsto, altresì, misure finalizzate a sostenere famiglie, lavoratori e imprese, ponendo le basi per gli interventi di carattere strutturale che il governo intende realizzare per contrastare fenomeni di svantaggio competitivo a danno delle imprese italiane e per rimuovere le diseguaglianze a livello sociale” ha detto Giorgetti.
“In generale, poiché i prezzi dell’energia, seppure più bassi rispetto ai mesi estivi, restano molto elevati, abbiamo deciso di rafforzare gli aiuti a imprese e famiglie, rendendoli ancor più mirati, incisivi e differenziati” ha aggiunto.
“Nella Nota di aggiornamento al Def la pressione fiscale si colloca al 43,4%, ma sulla base di stime preliminari l’impatto delle misure di sgravio contenute nel disegno di legge consentirebbero di ridurre la pressione fiscale di oltre 0,2 punti percentuali nel 2023, portandola al 43,2 per cento del Pil” ha spiegato il ministro.
Secondo Giorgetti, rispetto alla riduzione della pressione fiscale, “la manovra di bilancio per il 2023 conserva un’intonazione espansiva, con l’obiettivo di assicurare il sostegno a famiglie e imprese e contenere l’impatto dell’elevata inflazione sull’attività economica”.
BANCHE – Poi le banche. “Nonostante la crisi pandemica, il sistema bancario italiano ha proseguito il percorso di miglioramento intrapreso dopo la crisi del decennio scorso e si presenta, ad oggi, in condizioni di maggiore solidità: patrimonializzazione, liquidità e redditività sono soddisfacenti e, per i gruppi significativi, in linea con la media europea. Il tasso di deterioramento dei prestiti è a livelli storicamente contenuti” ha spiegato, illustrando le linee programmatiche del dicastero.
“Nel terzo trimestre dell’anno – ha detto ancora il ministro – è continuata la crescita dei prestiti, anche se il costo medio del credito, vicino ai minimi storici a fine del 2021, ha fatto registrare un progressivo aumento, in ragione del rientro dall’accomodamento monetario. La dinamica è stata simile, sebbene più marcata, nell’area dell’euro. Le autorità di settore hanno evidenziato una restrizione nelle politiche di offerta, confermata dal peggioramento delle condizioni di accesso al credito riportato dalle aziende. Il ministero – ha quindi aggiunto il titolare del Mef – continuerà a monitorare l’andamento del credito e l’ulteriore eventuale inasprimento delle sue condizioni di offerta, in stretto coordinamento con l’autorità di settore e l’industria finanziaria”.
MPS – Su Mps, “confermiamo il nostro impegno a gestire in maniera ordinata l’uscita dello Stato” da Monte dei Paschi di Siena “preservandone il valore e il ruolo di sostegno ai territori e alle imprese” ha detto il ministro dell’Economia.