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Per le Feste non c’è posto migliore della propria Casa

“Have yourself a merry little Christmas, let your heart be light.  From now on, our troubles will be out of sight…” (Trascorri un piccolo Buon Natale, lascia che il tuo cuore sia leggero. D’ora in poi, i problemi saranno lontani dai nostri occhi…”)

 

Se solo le Feste di tutti noi potessero essere piene di luce e senza problemi! La realtà, purtroppo, è che, dopo due anni di pandemia, molti Canadesi continuano a lottare per arrivare a fine mese e che l’aumento del costo della vita rende le cose ancora più difficili. Mentre le famiglie e gli amici si riuniscono durante le festività natalizie – che sia in chiesa, nella sinagoga, nella moschea, intorno al tavolo da pranzo o al ristorante con i propri cari – l’augurio è che tutti abbiano una flebile speranza che ci aspettano giorni migliori.  

 

Il mese scorso, mentre contribuivo a far approvare al Senato la Legge di Attuazione della Dichiarazione Economica d’Autunno (Bill C-32) del governo, in qualità di “sponsor” (cioè di Senatore che fa la proposta di legge in Senato e che è responsabile del suo iter fino all’approvazione), mi sono venute in mente alcune delle tante sfide che le famiglie devono affrontare, compresi gli alloggi a prezzi accessibili. Una recente statistica, che mi ha particolarmente colpito, anche se non mi ha sorpreso, ci dice che la percentuale di proprietari di casa è scesa al 66,5% nel 2021, dopo aver raggiunto il picco del 69% nel 2011. Allo stesso tempo, registriamo una crescita sempre più forte delle famiglie in affitto rispetto a quelle proprietarie. Non solo l’abitazione di base sta diventando inaccessibile per molti Canadesi a causa dell’aumento degli affitti, ma lo stesso sogno di possedere un immobile sta diventando sempre più irrealizzabile per troppe giovani famiglie. 

 

Sensibile a queste complicazioni, nel disegno di legge C-32 il governo ha introdotto una serie di misure al fine di risolvere il problema. In primo luogo, il governo mira a sostenere i Canadesi in difficoltà a versare un acconto incoraggiandoli a risparmiare, offrendo cioè a chi compra la prima casa la possibilità di contribuire fino a 8.000 $ all’anno esentasse, grazie al nuovo Conto di Risparmio per la Prima Casa Esente da Imposte (Tax-Free First Home Savings Account). In secondo luogo, il credito d’imposta per l’acquisto della prima casa sta raddoppiando da 5.000 $ a 10.000 $. In terzo luogo, il disegno di legge C-32 include il credito d’imposta per la ristrutturazione di case multigenerazionali, applicabile alle spese ammissibili, volto a creare un’unità secondaria, per consentire ad una persona idonea, come un anziano o un adulto con disabilità, di vivere con un parente ‘qualificato’. 

 

Sebbene la misura non riguardi direttamente l’accessibilità abitativa, il governo sta anche eliminando in modo permanente gli interessi maturati sui prestiti sia per gli studenti che per chi fa praticantato (Canada Student Loans and Canada Apprentice Loans). Questa misura dovrebbe avvantaggiare 1,2 milioni di debitori e offrire ai neolaureati che entrano nel mondo del lavoro la possibilità di mettere da parte questi risparmi per acquistare una nuova casa. 

 

La legge C-32 non risolverà il problema degli alloggi in Canada, ma può contribuire a rendere più abbordabile la casa di proprietà. E la buona notizia è che la nuova norma ha ricevuto l’Assenso Reale il 15 dicembre scorso. Spero che molte famiglie trarranno vantaggio da queste nuove misure per avvicinarsi al sogno di una casa di proprietà. Al di là di questi provvedimenti relativi all’accessibilità degli alloggi nella Legge C-32, il governo ha fatto dell’offerta di alloggi una priorità, in particolare attraverso la Strategia nazionale per l’edilizia abitativa da 72 miliardi di dollari.  

 

Quando ripenso all’acquisto della mia prima casa, ricordo con affetto la sensazione di orgoglio e di successo. Era una fonte di sicurezza e dignità per la mia giovane famiglia.  Oggi, a distanza di tanti anni, so di essere tra i più fortunati ad avere un tetto sulla testa e un posto che posso chiamare casa. Come recita un classico delle feste: “Un giorno non lontano saremo tutti insieme se il destino lo vorrà. Fino ad allora, dovremo arrangiarci in qualche modo; quindi, per adesso, godetevi un piccolo Natale felice”. 

 

Con il periodo delle Feste alle porte, spero che tutti voi abbiate la fortuna di trascorrerli con i vostri cari. Quando mi riunirò con la mia famiglia, conterò di certo le mie benedizioni e avrò un pensiero speciale per coloro che non hanno il lusso di possedere una casa e per coloro che non hanno nemmeno un posto che possono chiamare Casa. E se potete, durante le feste, donate il vostro tempo, o il vostro denaro, in beneficenza.  Quasi un quarto dei Canadesi prevede di ricorrere a servizi di beneficenza nei prossimi sei mesi per soddisfare bisogni essenziali come cibo, vestiti o un alloggio.

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